I sub non sono ancora riusciti a trovare il suo corpo scomparso nelle acque del lago di Iseo nella serata di venerdì scorso.
Riprendono le ricerche dopo la sospensione di ieri in cui il sottomarino, Rov remotely operated vehicle, non era operativo. Il robot comandato da remoto, ritorna, dunque, sui fondali del Sebino.
Il lago si è preso la giovane ragazza venerdì 1 settembre e non l’ha più restituita. I sommozzatori hanno ricominciato dal punto in cui l’ultima volta hanno individuato delle sagome.
Il sonar, infatti, aveva trasmesso impulsi per la presenza di target, ossia di materiali da identificare. Ancora attesa dunque, che accresce ulteriormente l’angoscia di familiari ed amici della giovane 20enne tedesca.
La tragedia è avvenuta a Pisogne, in provincia di Brescia, luogo dove Chiara si trovava in vacanza. Durante una serata in compagnia di amici, connazionali della vittima e più o meno tutti coetanei.
Si trovavano tutti su un motoscafo e, a quanto pare, avevano anche bevuto parecchio.Chiara si era seduta a prua della barca quando, una delle amiche, ha preso improvvisamente il timone facendo una manovra azzardata.
Chiara è così caduta in acqua e non è più riemersa. Il punto esatto delle ricerche non è chiaro perché i ragazzi presenti al momento della tragedia non hanno saputo identificarlo con certezza.
Inoltre, quella fatidica sera l’allarme è scattato dopo una mezz’ora dall’accaduto. Lc correnti possono avere agito, spostando ulteriormente il corpo di diverse centinaia di metri. Più passano i giorni e più diminuiscono le speranze di ritrovare la salma.
Le acque nell’area interessata dalla ricerca, tra Lovere e Pisogne, possono arrivare anche a 200 metri di profondità dove è impossibile immergersi anche per i sommozzatori.
Il gommone è di proprietà del padre di uno dei ragazzi che era a bordo e che doveva occuparsi della guida. La giovane di 23 anni che ha preso il timone ha dichiarato, in seguito, di essere in possesso della patente nautica.
Aveva un tasso alcolemico superiore al livello consentito e la Procura di Brescia ha aperto un fascicolo per lesioni colpose, nei suoi confronti. Le accuse potrebbero anche essere cambiate nel caso del ritrovamento del cadavere.
I genitori di Chiara e la sorella, che era a bordo del natante al momento della tragedia, erano accanto al lago ed hanno posato nelle acque un mazzo di fiori. Accanto a loro, oltre l’unità di crisi locale, c’erano il sindaco Federico Laini e il capitano dei carabinieri di Pisogne, Paolo Sechi.
Questa mattina sono tornati a casa, in Baviera e, nel frattempo, i sub hanno ripreso le ricerche. In acqua i volontari del Garda con il Rov montato sulla barca dei sub di Monte Isola.
Il Soccorso Sebino farà da supporto alle operazioni. Opereranno insieme fino a domenica, nell’attesa che possano aggiungersi alle ricerche anche i sub del nucleo proveniente da Milano.