Pnrr, il governo convoca d’urgenza a Palazzo Chigi la cabina di regia per discutere della revisione della quarta rata del Pnrr, varie ed eventuali comprese. Bisogna trovare la strategia e prendere decisioni importanti proprio sulla quarta rata per capire come agire e intervenire.
La convocazione è partita ieri, 10 luglio ed è stata richiesta in particolare dal ministro Raffaele Fitto. Il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto al termine dell’incontro dovrebbe tenere una conferenza stampa e informare i contribuenti sulle decisioni prese.
Se la terza rata del Pnrr fosse entrata prima, sicuramente sarebbe stato meglio per tutti. Nonostante questo, la situazione viene gestita con estrema calma, per cui non si può fare altro se non confidare sul fatto che prima possibile la terza rata venga somministrata. Queste sono le dichiarazioni rilasciate dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
La speranza è che le risorse arrivino prima possibile. In caso contrario, il governo non ha i mezzi per intervenire ed entrare nella questione, almeno non ancora.
Secondo quanto affermato ieri dal commissario Ue Paolo Gentiloni, l’arrivo della terza rata Pnrr da 19 miliardi dovrebbe essere ormai vicina, anzi potrebbe arrivare addirittura entro questa settimana. Intanto si parla della quarta rata da 16 miliardi che a causa di alcuni ritardi accumulati doveva arrivare all’inizio del 2023, poi alla metà e adesso invece si parla addirittura di uno slittamento al 2024. Tutto questo ovviamente non può non avere un impatto sui conti pubblici.
Il Pd nel frattempo va all’attacco e dichiara che si parla tanto del fatto che il ministro Fitto abbia convocato, con urgenza, un incontro per discutere del Pnrr e della revisione della 4a rata, ma nessuno dice la verità. A partire dai giornalisti, si parla di una rata fortemente a rischio. I ritardi non sono il vero e unico problema, in questo caso dopo tanti solleciti bisognerebbe dire la verità e parlare chiaramente. Le ultime rate, sono a rischio e potrebbero non arrivare. di conseguenza viene fuori che l’Italia corre il rischio reale di perdere delle risorse essenziali per la sua crescita.
A scendere in campo è la stessa segretaria del Pd Elly Schlein che ha chiamato in causa la premier Meloni chiedendo alla premier Meloni di assumersi tutte le responsabilità del caso spiegando in Parlamento perché non è arrivata ancora la terza rata del Pnrr e perché rischia di slittare persino la quarta. Attorno a questi soldi, dice la Schlein ruotano le risorse degli investimenti strategici destinati alle imprese.