Poliziotti aggrediti nel Milanese: si parla di un attacco agito ai danni della polizia nei pressi del campo rom. Infatti la stessa ha ricevuto dei continui colpi con sassate e lancio di mattoni.
Una sorta di rivolta si è verificata esattamente nella serata di lunedì 19 giugno, fra il campo nomadi presente a via Negrotto e l’area verde di via Palizzi. Tutto questo mentre i poliziotti stavano inseguendo un evaso.
L’intera vicenda è iniziata per la precisione intorno alle 20,40 di lunedì sera. Difatti in quel momento una Volante che si trovava di passaggio nelle zone di via Fattori, ha provato a fermare due uomini che però son riusciti ad allontanarsi rapidamente.
Per l’esattezza si sta parlando di un uomo di 27 anni e un altro di 20 anni, entrambi cittadini romeni.
Uno dei due è scappato in direzione del campo rom, mentre l’altro è salito su un albero. In ogni caso in seguito a un controllo sicuramente molto movimentato, cominciato all’esterno della stazione di Milano Certosa e poi terminato nei pressi del campo dei nomadi, entrambi i fuggitivi sono stati prontamente arrestati nella stessa serata di lunedì 19 giugno a Milano.
Ma prima di riuscire a fermarli, i poliziotti che stavano eseguendo tale controllo si son ritrovati in una situazione sorprendente e allo stesso tempo pericolosa.
Questo in quanto, mentre stavano inseguendo uno dei due uomini che si era diretto verso il luogo dove era presente il campo rom, una volta giunti lì le componenti di polizia hanno ricevuto una particolare accoglienza da parte dei nomadi.
Nel senso che i poliziotti sono stati accolti da un pesante lancio di mattoni e di pietre.
Ne consegue che si è trattato di una vera e propria rivolta nei loro confronti, malgrado la loro rappresentanza delle forze dell’ordine, messa in atto per cercare di difendere e proteggere l’uomo che stava tentando di scappare nella loro direzione.
Nonostante l’attacco contro di loro da parte dei nomadi, i poliziotti presenti sul posto sono riusciti ugualmente nel loro intento. Infatti dopo l’iniziale stupore per il lancio di mattoni e pietre, hanno avuto lo stesso la prontezza di reagire in modo tale da bloccare l’uomo in fuga.
Tra l’altro una volta fermato, la polizia ha potuto fare degli ulteriori controlli scoprendo che il giovane in questione avrebbe dovuto trovarsi agli arresti domiciliari.
Una volta appurato questo aspetto, i poliziotti hanno dunque provveduto ad arrestarlo con la specifica accusa di evasione. Successivamente pure il secondo uomo non è riuscito a scappare per molto, visto che la polizia ha provveduto a fermarlo come aveva fatto anche col primo.
Quando lo hanno bloccato, i poliziotti hanno scoperto che su di lui pendeva un mandato di arresto a livello europeo. In un secondo momento si è verificato un terzo arresto, riguardante per la precisione una donna di 26 anni che abita nel campo rom.
La giovane accusata deve rispondere del fatto di aver posto una netta resistenza al pubblico ufficiale. In più ha anche reagito provocando delle lesioni nei riguardi dei poliziotti presenti quella sera.
Tutto ciò considerando che ha partecipato attivamente al continuo lancio di oggetti vari in direzione delle componenti di polizia. In forma maggiore se si pensa che uno di questi poliziotti è finito in ospedale per i colpi ricevuti, con una prognosi di ben 15 giorni.
La donna ha dichiarato che li ha aggrediti proprio perché sapeva che l’uomo in fuga era un evaso. Ma alla fine per tutti gli accusati in questione, si sono aperte le porte della prigione.
Casi come questi mettono in rilievo una verità già confermata da vari dati, ovvero che la città di Milano non perde occasione di mostrare il suo volto violento. Non sono rare aggressioni o atti di violenza, soprattutto in zone specifiche.
Insomma le aggressioni, se si parla di Milano, sono all’ordine del giorno. Basti pensare che solo qualche giorno fa è stato aggredito un vigile urbano e con un pugno in faccia. La lite sembra essere avvenuta tra via Vittor Pisani e via San Gregorio, poco distanti dalla Stazione.
Sembra che ad aggredire il vigile sia stato un uomo di circa 45 anni, romeno e con altri precedenti alle spalle. Il vigile colpito si è dovuto recare presso il pronto soccorso per le contusioni che ha riportato, con 7 giorni di prognosi.
Anche due colleghe del vigile hanno avuto la stessa prognosi: le stesse avevano cercato di difenderlo e fermare quell’attacco.
Sicuramente questi sono episodi che fanno riflettere e che portano a varie reazioni, come quella dei sindacati della polizia locale che vogliono più sicurezza per chi offre il proprio servizio per le strade.