Oggi, per chi si sposta con i mezzi pubblici nella città milanese, potrebbe incorrere in alcuni disagi dovuti allo sciopero dei dipendenti Atm
Oggi 2 maggio 2023, il sindacato Confail Faisa, ha annunciato sciopero nazionale. Il fermo riguarda tutti i mezzi pubblici locali. Nella città di Milano potrebbe essere attivo dalle 8:45 alle 12:45. I trasporti cittadini potrebbero quindi non funzionare per circa 4 ore. L’avviso della protesta è stato comunicato anche nel calendario del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.
Le motivazioni sono specificate sul proclama. Come scritto nel sito ufficiale dell’Atm, azienda trasporti milanesi, il problema evidenziato dal sindacato riguarda il Ccnl, ossia il contratto collettivo nazionale di lavoro. Il sindacato rivendica la mancanza di parti essenziali che riguardano, in particolare, la retribuzione, che dovrebbe essere adeguata con un aumento, visto il caro vita attuale.
Cruciale la sicurezza sul lavoro
Punto altrettanto importante è la sicurezza, visti i n numerosi episodi di criminalità ed aggressioni sui mezzi di trasporto o nelle stazioni. I lavoratori, inoltre, chiedono la rivisitazione dell’orario e dell’organigramma per la turnazione, infine, aggiungono, tutte quelle questioni che necessitano di una revisione urgente.
L’adesione all’ultimo sciopero da parte dell’azienda trasporti milanese, indetto da parte del Osal Cobas, del 31 marzo, è stata del 23%.
Stamane la stessa Atm ha reso noto che le linee di transito metropolitano e tutte le altre che transitano in superficie, avrebbero svolto un normale servizio.
Nel frattempo Slai-Prol-Cobas ha indetto lo sciopero generale chiedendo solidarietà su tutto il territorio italiano, a tutti i dipendenti di tutte le aziende, comprese le private, le cooperative e gli appalti riguardanti il servizio pubblico. Dunque, esiste la possibilità che vi sia un’adesione generale per sostenere le lecite richieste dei lavoratori che sono alla guida di autobus, di tram o di metropolitane.
Quanti e quali mezzi rimarranno effettivamente fermi non lo sappiamo al momento. Solo nelle ore della mattinata i viaggiatori avranno la possibilità di conoscere effettivamente la situazione, in base alle adesioni. Sono i singoli trasportatori che potranno scegliere cosa fare, i disagi non sono prevedibili, a parte una valutazione generica basata su statistiche precedenti.
Fermo di 4 ore
L’unica certezza è la durata complessiva che è di 4 ore. L’azienda dei trasporti milanesi, facente capo al comune stesso, gestisce tutto il settore. Copre l’intero territorio del capoluogo lombardo. Inoltre si occupa di 51 Comuni della Provincia, servendo complessivamente una popolazione di oltre due milioni di cittadini.
I disagi non riguardano i treni. Il trasporto regionale rimane funzionante. Questo in quanto la società che li gestisce, la Trenord, non aderisce alla protesta. Il sindacato Confail Faisa, federazione autonoma italiana sindacato autoferrotramvieri ha raccolto la legittima protesta dei lavoratori contro l’indisponibilità ad un confronto per gli adeguamenti essenziali dei contratti.
Nell’ultimo accordo nazionale sottoscritto il 10 maggio dell’anno scorso, la categoria si è sentita nuovamente mortificata dalle cifre stabilite e non solo. Dure le parole scritte nel comunicato in cui si legge che i lavoratori si sentono nuovamente come schiavi da spremere, con l’aggravante, per chi è più giovane, di non avere certezze per il proprio futuro.