Un altro tentativo di aggressione in un ufficio postale nel centro città di Brescia, i dipendenti presentano un esposto.
Gesti inconsulti accompagnati da offese, intimidazioni e toni troppo levati. Questi episodi non sono quasi più una novità all’interno dell’ufficio postale che si trova a Brescia in via Lattanzio Gambara.
Da tempo accadono fatti, a dir poco, preoccupanti da parte di una buona parte dell’utenza nei confronti del personale dipendente. I cittadini, da parte loro, lamentano ritardi e lunghe attese in coda davanti agli sportelli.
E il nervosismo porta a reazioni esagerate anche nel caso in cui gli addetti postali negano o respingono ai richiedenti operazioni particolari. Anche quando queste risultano essere illegittime.
I lavoratori della sede in oggetto, in passato avevano anche richiesto un aiuto da parte dell’azienda Poste Italiane Spa, attraverso l’inserimento di una guardia giurata che rimanesse nell’ufficio durante l’orario di apertura al pubblico.
La richiesta venne accolta ed aveva anche portato ad un miglioramento della situazione generale. Poi, però, l’azienda decise di eliminare il servizio dell’addetto alla security per ragioni, probabilmente, di budget.
Situazione insostenibile per i dipendenti postali di un ufficio di Brescia
In questo modo gli utenti hanno ripreso con le loro rimostranze offensive e minatorie. La situazione era diventata insostenibile, tanto che i dipendenti hanno presentato una esposto.
Nella lettera sono descritti tutti gli eventi accaduti negli ultimi tempi. Le addette agli sportelli, in gran parte ragazze, si sono così rivolte al prefetto cittadino Maria Rosaria Laganà ed al sindaco di Brescia Laura Castelletti.
Inoltre, l’hanno indirizzata anche alla responsabile della società poste per la zona di Brescia, Silvia Mazzoleni. Hanno informato dell’accaduto anche i sindacati Slp Cisl, Slc Cgil e Confsal Com.
Nel comunicato chiedono chiaramente di prendere in esame la gravità della situazione esistente. Hanno decritto gli eventi incresciosi che si sono succeduti nel tempo presso l’ufficio. Gli atteggiamenti tenuti dagli utenti e la mancata sicurezza nei loro confronti.
Questo reclamo è stato firmato anche da Alberto Fostinelli, da Francesco Doria e dai segretario generale del Cisl slp Brescia Celso Marsili. Si tratta del sindacato che si occupa della tutela dei lavoratori del gruppo poste e telecomunicazioni.
Le addette postali hanno messo in evidenza le difficili situazioni che si trovano ad affrontare durante le ore lavorative e che avvengono nell’ufficio oramai, quasi, giornalmente.
Pene severe per chi offende ed insulta un dipendente pubblico
Il personale postale è consapevole di essere tenuto ad eseguire le varie richieste con professionalità, ma il diritto alla salute ed alla sicurezza sul posto di lavoro sono da tutelare sempre e comunque.
Inoltre, al termine del comunicato, i dipendenti fanno riferimento anche alla tutela garantita dall’articolo 340 del Codice penale. In questo è scritto che vi sono delle conseguenze sanzionatorie per coloro che turbano lo svolgimento di un servizio pubblico. Infatti si legge che
“…Chi cagiona un’interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico, o di un servizio di pubblica necessità, è punito con la reclusione fino ad un anno”.