Presi i fratelli della droga: 16 kg di cocaina nel capanno della parrocchia

Presi i fratelli della droga: sembra che siano stati trovati 16 kg di cocaina nel capanno della parrocchia. Ecco  la storia di due fratelli e il loro arresto grazie a un blitz scattato molto presto. Vediamo cos’è successo e cosa ha portato esattamente alla conclusione di quest’operazione antidroga finita decisamente bene.

Carabinieri
Carabinieri-Imilanesi.it

I due fratelli della droga, così definiti, sono stati arrestati dalle Forze dell’Ordine di Seveso, in provincia di Monza per via di un sequestro maxi avvenuto all’interno del capanno di una parrocchia. Un’operazione antidroga svolta precisamente dai carabinieri di Monza. Ecco i dettagli della vicenda con i vari risvolti.

Presi i fratelli della droga: trovati ben 16 chili di cocaina nella parrocchia

Come è stato accennato poco fa si parla di un’operazione antidroga che è iniziata all’alba e che ha avuto dei risvolti davvero positivi dal momento che si parla dell’arresto di ben due persone.

Nella zona della Brianza i carabinieri appartenenti alla compagnia della città di Monza, seguendo gli ordini del maggiore Emanuele d’Onofri, sono riusciti a mettere in atto, infatti, un maxi sequestro di droga. Quest’ultimo aveva un valore enorme corrispondente approssimativamente a un milione e mezzo.

Esattamente si tratta di 16 kg di cocaina, trovati dai carabinieri nel corso dell’operazione antidroga. Un’operazione che si è concretizzata all’alba di venerdì.

Successivamente a tale intervento, si è proceduto all’arresto di due fratelli albanesi rispettivamente di anni 47 e 43. Entrambi hanno ricevuto l’accusa di essere non solo i detentori, ma pure i custodi del quantitativo di droga trovato nel capannone. Vediamo di capire meglio come si è svolto il tutto, ovvero cosa ha portato esattamente a questo epilogo.

Presi i fratelli: il blitz e i dettagli dell’operazione

Il blitz in questione è iniziato durante le prime ore del venerdì, dopo l’attento monitoraggio effettuato già da un po’ da parte dei carabinieri.

Operazione carabinieri
Operazione carabinieri-Imilamesi.it

Difatti stavano controllando da tempo i vari spostamenti dei due fratelli e, nel momento in cui hanno notato uno dei due uscire di casa portandosi un grande zaino, hanno intuito subito il contenuto dello zaino. L’uomo si è recato in un terreno appartenente alla parrocchia presente a Seveso e, una volta giunto sul posto, ha provveduto a nascondere lo zaino in un box agricolo chiuso.

Difatti l’uomo di origini albanesi ha aperto il capanno agricolo per lasciarvi lo zaino, dopodiché ha chiuso ed è andato via. Tra l’altro nessuno della zona e di coloro che frequentano la parrocchia l’aveva mai visto.

All’interno della borsa c’erano 7 chili di cocaina, corrispondenti a più di mezzo chilo di hashish e 21.400 euro. Il giorno seguente è tornato nel capanno della parrocchia, ma con grande stupore non ha trovato più lo zaino.

A quel punto l’uomo ha compreso di essere stato scoperto e, dunque, ha tentato di fuggire via da lì. Difatti ha provato a scappare via dall’Italia, cercando di prendere il primo volo diretto in Albania.

Ma il suo intento è fallito, in quanto i carabinieri sono arrivati in aeroporto prima che l’aereo iniziasse a decollare. Così da impedire all’uomo di scappare dal territorio italiano e di poterlo fermare e portare in carcere. Insieme a quest’uomo si è proceduto anche all’arresto del fratello, responsabile dei medesimi atti criminali effettuati dall’altro fratello. Ecco che dunque si parla di un doppio arresto e di due fratelli.

I dettagli della vicenda: l’arresto del primo fratello

Per quanto riguarda il primo, c’è da dire che l’uomo albanese, che aveva lasciato lo zaino nel capanno della parrocchia, non si era assolutamente reso conto di essere seguito e osservato dai carabinieri di Monza.

Infatti dopo che si è allontanato, i carabinieri locali hanno provveduto a entrare nel box e hanno trovato il borsone contenente i 16 chili di cocaina e i soldi.

Cocaina
Cocaina-Imilanesi.it

Ecco perché poi, quando dopo un giorno l’albanese è andato nuovamente nella parrocchia, non ha trovato più lo zaino col suo contenuto.

Conseguentemente ha capito che ormai era stato scoperto e quindi ha deciso di andarsene via dall’Italia.

Ma l’uomo non ha fatto in tempo a realizzare il suo intento, visto che è stato prontamente rintracciato dai carabinieri all’interno dell’aeroporto di Malpensa. Qui aveva già superato il check-in ed era salito a bordo dell’aereo di linea che avrebbe dovuto portarlo in Albania.

Ma il pronto intervento da parte dei carabinieri di Monza ha permesso di bloccarlo in tempo. Infatti le Forze dell’Ordine lo hanno fatto scendere dall’aereo, sottoponendolo poi a un fermo come indiziato di delitto.

A questo punto i carabinieri hanno portato l’uomo direttamente nel carcere di Busto Arsizio.

Nella casa dell’uomo accusato si sono trovati ulteriori 280 grammi di hashish nascosti nella cantina.

L’arresto del secondo fratello: la metà mancante

Per quanto concerne il fratello, invece, nella sua dimora sono stati trovati altri nove chili di cocaina. Entrambe le abitazioni si trovano a Seveso.

Questi nove chili di cocaina i carabinieri li hanno individuati in un garage. Infatti si trovavano nascosti in una cassaforte interrata direttamente nella pavimentazione.

Tra l’altro su questa cassaforte erano stati posti degli armadi, in maniera tale da omettere perfettamente la sua vista a chiunque. Dunque il secondo fratello è stato subito arrestato, accusato di flagranza di reato. Ecco che il quadro a questo punto era davvero completo.

In base alla ricostruzione fatta sull’intera vicenda, la cocaina sequestrata dai carabinieri di Monza era riservata alle piazze di spaccio della città di Monza e della zona della Brianza.

Pertanto dopo averla venduta ai compratori, avrebbe permesso ai due di ottenere un guadagno del tutto illecito di più di un milione e mezzo di euro.

Attualmente la droga si trova internamente ai laboratori dei carabinieri per essere analizzata, così da capirne la composizione.

Ecco che dunque si parla di un vero e proprio blitz che ha portato alla risoluzione di questo caso e all’arresto di ben due persone. Grazie all’intervento dei carabinieri di Monza si è potuta concludere quest’operazione che ha visto il sequestro di cocaina e hashish. Un blitz insomma che ha sicuramente avuto la meglio su due fratelli che stavano cercando di sfuggire all’arresto e quindi a prendersi le proprie responsabilità.

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