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Economia e Lavoro

Prestigioso marchio a Milano: l’accoglienza della città

Prestigioso marchio a Milano: l’accoglienza della città che si sta preparando per dare il suo benvenuto a questo nuovo marchio. Il canone annuale a base d’asta è stabilito in 342mila euro, pari esattamente a 2.900 euro a mq.

Galleria Vittorio Emanuele II-Imilanesi.it

È già da un po’ di tempo che il capoluogo lombardo cerca di andare a valorizzare maggiormente quello che viene definito come il suo salotto, apportandogli quel tocco in più di prestigio. Tutte le novità a tal proposito e il nuovo marchio a Milano.

Marchio a Milano: la novità in Galleria

La Galleria Vittorio Emanuele II, infatti, si paragona a un raffinatissimo salotto del territorio milanese. Per cercare di valorizzarla sempre più, l’amministrazione ha deciso di stabilire l’apertura di vari bandi. Questi ultimi sono utili per l’assegnazione degli spazi che man mano vengono liberati, da coloro che risultavano essere i precedenti affittuari.

Ora la Giunta di Palazzo Marino ha deciso quindi di approvare le direttive d’indirizzo, per quanto concerne l’autorizzazione attraverso la gara pubblica di un preciso spazio commerciale.

Ciò esattamente su uno dei punti laterali appartenenti al complesso di tipo monumentale.

Un bando che il Comune milanese si sta accingendo a pubblicare, che riguarderà per la precisione un’area di 118 metri quadri. Oltre all’aggiunta di un paio di vetrine posizionate all’angolo di via Silvio Pellico, con inclusi un piano terra e un altro interrato.

Un istituto di credito era in concessione dall’anno 2011, ed è stato restituito al Demanio comunale. Pertanto adesso risulta uno spazio libero e nuovamente occupabile.

Marchio a Milano: i vari procedimenti da eseguire

Emmanuel Conte è l’assessore al Bilancio e Patrimonio e sostiene che, per quanto riguarda le procedure di gara, negli ultimi anni hanno sottolineato un interesse sempre più elevato. Ciò in riferimento alla Galleria milanese. Inoltre i procedimenti di gara vanno a tutelare l’interesse pubblico, ma pure la trasparenza.

Emmanuel Conte-Imilanesi.it

In più tale interesse è trapelato anche per altri immobili pregevoli appartenenti al Comune di Milano. Tutto questo ha permesso la registrazione dell’incremento della redditività del patrimonio milanese.

Ecco il motivo per cui l’Amministrazione riesce a favorire ulteriori nuovi ingressi. Ciò risulta fattibile anche andando a ridefinire e ad accorpare determinati spazi, precedentemente non utilizzati per intenti di tipo commerciale.

In più si cerca di dare valore a particolari locali posizionati a livelli differenti da quelli del piano terra.

Le nuove concessioni si vanno ad associare anche a rilevanti opere utili per la riqualificazione, che quindi contribuiscono ad accrescere il valore della struttura monumentale.

Marchio a Milano: la quota minima corrispondente a 342mila euro

La durata inerente la concessione sarà di un lasso di tempo corrispondente a ben 18 anni. Mentre per quanto riguarda il canone annuo, a base d’asta si è stabilito in 342mila euro, ossia pari a 2.900 euro al metro quadro.

In base alle linee d’indirizzo concernenti il bando, chi andrà ad aggiudicarsi tali spazi automaticamente dovrà provvedere alle opere di tipo architettonico.

Oltre a quelle di genere strutturale e impiantistico, indispensabili pure in riferimento al collegamento funzionale fra due piani.

Come destinazione d’utilizzo si pensa a quella di carattere commerciale, escludendo l’attività inerente la ristorazione. Al di là delle tipologie di esercizio di regola escluse dai bandi, almeno per quanto concerne quelli correlati agli spazi comunali.

In riferimento a questi ultimi, si parla precisamente delle sale da gioco e dei centri per i massaggi. Ma anche dei phone center, dei money trasfer, dei sexy shop, delle agenzie che raccolgono le scommesse, dei supermercati e delle intermediazioni commerciali nonché immobiliari.

In più è in previsione pure che non si possa mettere esposta un’insegna già presente all’interno della Galleria.

Galleria-Imilanesi.it

L’aggiudicazione si metterà in pratica attenendosi al criterio riguardante quell’offerta che, economicamente parlando, risulterà tra quelle maggiormente vantaggiose.

Con un massimo di punteggio corrispondente a 40, per l’offerta conveniente. Invece per l’offerta di tipo tecnico, il punteggio sarà di 60.

In questo caso è necessario assicurare un livello eccellente, dal punto di vista qualitativo.

Ciò facendo riferimento alla proposta per l’utilizzo, unita alle tradizioni più pregevoli e solide della città milanese. Oltre che a quella che viene ritenuta come l’eccellenza del made in Italy o a livello internazionale.

Per non parlare, poi, degli orari di apertura al pubblico e della qualità dal punto di vista estetico dell’arredo e dell’ambiente.

Il fascino della Galleria milanese

Chi visita Milano non può non recarsi al centro cittadino, per vedere la meravigliosa Galleria Vittorio Emanuele II. Inoltre quando arriva la stagione più calda, aumentano notevolmente le occasioni per poterla visitare.

Galleria milanese-Imilanesi.it

Infatti si possono effettuare delle visite spettacolari, che consentono di poter contemplare da vicino gli stucchi e gli affreschi, con le decorazioni in ferro. I più si possono vedere personalmente le bellissime vetrine presenti all’interno della Galleria, rimanendo letteralmente ammaliati dallo sfarzo ben visibile in alcune di queste.

Si tratta di una sorprendente via commerciale che va a collegare piazza Duomo a piazza della Scala.

La Galleria si è guadagnata il soprannome di salotto di Milano, divenendo così la sede della vita più borghese della città milanese.

Si tratta di quei cittadini che si allietavano a frequentare i negozi più raffinati, ma primariamente i ristoranti e i caffè. Alcuni di questi sono tuttora aperti.

In base al regolamento di tipo comunale, tutti gli esercizi presenti dentro alla Galleria devono disporre delle scritte delle insegne color oro su uno sfondo nero.

La Galleria è sempre piaciuta a tanti milanesi, ma non è risultata immune a svariate critiche.

Difatti alcuni di essi non apprezzavano le sue dimensioni definite come mastodontiche.

Altri invece non gradivano il suo mostrarsi come una via di mezzo tra un’opera d’ingegneria e una di architettura.

Malgrado questo, la sua struttura ha fatto da modello di ispirazione per ulteriori passaggi di genere coperto. Come pure a gallerie commerciali presenti in tutto il mondo.

Adesso con questo nuovo bando si avrà la possibilità di arricchire ulteriormente questa bellissima Galleria, che già così si mostra decisamente interessante da visitare.

Infatti i turisti che quotidianamente affollano questo punto di Milano, dimostrano quanto risulti carismatica soprattutto per chi non abita nel capoluogo lombardo.

Uno splendore da ammirare che in tanti non si lasciano scappare, quando giungono a Milano.

Le parole dell’assessore al Bilancio e Patrimonio

Ecco le parole dell’assessore:

“Le procedure di gara, che tutelano la trasparenza e l’interesse pubblico negli ultimi anni hanno evidenziato un crescente interesse per il complesso della Galleria e per altri immobili di pregio del Comune e hanno fatto registrare un aumento della redditività del nostro patrimonio. Per questo l’Amministrazione favorisce nuovi ingressi, anche attraverso la ridefinizione o l’accorpamento di spazi prima non utilizzati per scopi commerciali e la valorizzazione di locali posti a livelli diversi dal piano terra. Le nuove concessioni sono così legate anche a importanti opere di riqualificazione, che accrescono il valore del complesso monumentale”.

 

 

Published by
Melania Di Pietrangelo