Il maxi rincaro ha colpito questi 3 elementi che rappresentano un must sulla tavola degli italiani: non si possono più acquistare?
L’effetto domino devastante dopo la pandemia e con l’inizio dello scontro in Ucraina ha avuto un grave impatto anche in Italia. Si parla di maxi rincaro al supermercato, soprattutto per tre degli alimenti che sono sempre sulle tavole e di consumo comune. Dei must che non sono mai mancati nella lista della spesa e che oggi subiscono una rivalutazione, con persone che cercano varianti e fanno un passo indietro. La situazione non è delle migliori e gli esperti spiegano il dettaglio.
Maxi rincaro al supermercato: quali sono gli alimenti aumentati?
Gli effetti della guerra e della pandemia ha portato a dei rincari da prendere in considerazione, con i consumatori che fanno molta fatica ad acquistare i prodotti sempre in tavola. Non solo, si è registrata anche una riduzione delle merci fornite dall’Est in Europa con le quotazioni generali dal picco incredibile.
Tre alimenti, beni sempre presenti nelle case degli italiani, non hanno potuto far altro che arrendersi a tale aumento. Ogni volta che si va a fare la spesa si può notare un aumento degli importi oltre che una scarsità della materia prima.
Con le stime di AssoUtenti si è potuto verificare quelli che sono gli alimenti sotto la lente di ingrandimento, con tutti i dati relativi agli aumenti.
Maxi aumento per questi tre ingredienti: stime e importi
I consumatori hanno già potuto constatare l’aumento di tre alimenti primari e da sempre acquistati giornalmente.
Al primo posto troviamo il pane fresco, con un aumento che ha toccato soprattutto la zona di Bolzano e Venezia. Anche in altre zone italiane si è registrato l’aumento, come Bologna e Treviso, mentre Napoli sembra essere rimasta invariata nei suoi costi.
È tuttavia da considerare di come questo bene comune e semplice, stia diventando un prodotto inaccessibile per molte famiglie italiane. Gli aumenti sono dovuti alle materie prime introvabili o comunque molto più care del normale.
Al secondo posto l’olio di semi di girasole che raggiunge prezzi da record. Secondo le stime, in Sicilia può arrivare a costare sino a 3,80 euro al litro. L’aumento significativo dal 2022 è registrato in Toscana, toccando il +121,3%.
Molte famiglie hanno iniziato a rinunciare a questo bene oppure usarlo con parsimonia, considerando varianti che possano raggiungere il medesimo obiettivo seppur costando meno.
E poi la pasta di grano duro, con costi che hanno superato la soglia media del 2022. Si stima che a Cagliari si trova a 2,32 euro al chilo mentre Modena e Bologna sono state travolte da un rincaro maggiore, con +33,7% in considerazione dell’anno precedente.
I fattori determinanti sono stati di sicuro il fermo delle importazioni di grano da Ucraina e Russia, così come di mais e di girasole. Per questo motivo i rincari sono automatici sul prezzo di costo al dettaglio all’interno dei supermercati o negozi italiani.