Le famiglie arcobaleno e l’Arcigay hanno aperto la manifestazione milanese tra gli applausi dei presenti all’urlo: libertà, libertà.
In testa alla sfilata avvenuta nel capoluogo lombardo c’erano anche le famiglie omogenitoriali ospitate per l’evento. Alla manifestazione Pride 2023, promossa da Famiglie Arcobaleno e Arcigay, erano presenti, secondo gli organizzatori, 300mila persone. Lo scopo era la richiesta di riconoscimento dei bambini come figli di coppie omogenitoriali.
Questo perché la Procura aveva richiesto, in seguito alla sentenza della Cassazione emessa a dicembre dell’anno scorso, di annullare l’iscrizione all’anagrafe di un bambino registrato come figlio di una coppia composta da due uomini che era nato con la maternità surrogata. I giudici del Tribunale di Milano hanno annullato tale trascrizione.
Ricorsi promossi dalla Procura della Repubblica
Questo perchè nei documenti erano indicati sia il genitore biologico che quello intenzionale. In altri tre casi processuali invece il tribunale ha chiesto la cancellazione della trascrizione dei riconoscimenti di bambini avvenuti dalle madri intenzionali. Questa era trascritta a margine degli atti di nascita dei minori già precedentemente riconosciuti dalle madri biologiche.
Si trattava di coppie omogenitoriali femminili che hanno fatto ricorso, all’estero, alla procreazione medicalmente assistita. Tutti i ricorsi sono stati promossi dalla Procura della Repubblica attuando l’articolo 95 del DPR 396/2000, che prevede la possibilità di rettificazione degli atti dello Stato Civile per un vizio da chiunque originato nel procedimento di formazione dell’atto stesso.
In tutti i procedimenti è intervenuto il Ministero dell’Interno, come ha chiarito il Tribunale, rappresentato dall’Avvocatura dello Stato di Milano, che ha aderito al ricorso del pubblico ministero. Dunque la Procura ha cancellato le registrazioni all’anagrafe del Comune di Milano, dei bambini di quattro coppie omogenitoriali, annullando la trascrizione del genitore intenzionale.
La motivazione della sentenza è la violazione della normativa vigente che, nega il ricorso alla maternità surrogata. vietando altresì la trascrizione che indica come genitore anche quello d’intenzione. Questo potrà agire con il procedimento dell’adozione. Il corteo è partito da Piazza della Repubblica per arrivare all’Arco della Pace, dove era allestito un palco.
Una sfilata fatta di carri dove era presente anche la segretaria del Pd Elly Schlein. Sul palcoscenico sono interventi degli esponenti della comunità Lgbtq+ ed anche di alcuni partiti politici. Inoltre vi erano carri di alcuni partiti come il Pd, il Movimento 5 stelle, +Europa, Sinistra italiana che sostengono il Pride.
“L’amore non si annulla in tribunale”
Presente anche la Cgil. il premier Giorgia Meloni era in un carro ed è stata ritratta come una delle protagoniste della serie Tv The Handmaid’s Tale, con la scritta ‘Prejudice’. “L’amore non si annulla in tribunale”: era lo slogan sullo striscione affisso dalle Famiglie arcobaleno sul proprio carro.
Alice Redaelli presidente Cig Arcigay Milano, ha dichiarato che la manifestazione è un atto politico che serve a dimostrare orgoglio e visibilità per i partecipanti. Poi ha proseguito affermando che il governo strumentalizza la gestazione per altri, agendo in modo ideologico ed omofobico. La fecondazione assistita è utilizzata da tutte le coppie, anche quelle eterosessuali. Dunque non è la pratica a fare la differenza ma il fatto che i genitori sono due donne o due uomini.