Per i lavoratori del Pronto Soccorso, arriveranno 100 euro aggiuntivi in busta paga. Attilio Fontana: “Riconoscimento concreto”. Ecco come saranno ripartiti i fondi.
Arrivano 100 euro aggiuntivi in busta paga per i lavoratori del pronto soccorso. L’indennità, per Attilio Fontana, governatore della Lombardia, è un “riconoscimento concreto” in quanto queste persone svolgono “uno dei ruoli più faticosi nell’ambito ospedaliero“. In un primo momento, secondo quanto stabilito dal rinnovo del contratto collettivo nazionale, l’indennità sarebbe dovuta ammontare a 40 euro, poi incrementati di sessanta euro. Ecco come saranno ripartiti i fondi a disposizione, che saranno erogati a partire dal mese di marzo e che saranno destinati ai lavoratori del pronto soccorso base, pediatrico, ostetrico-ginecologico e a quelli che guidano i mezzi di soccorso.
Pronto Soccorso, 100 euro in più in busta paga per i lavoratori
I lavoratori del Pronto Soccorso avranno 100 euro in più ogni mese in busta paga. L’indennità, dunque, è un “riconoscimento concreto” per queste persone che svolgono i ruoli più faticosi dal punto di vista sanitario.
Come sottolinea il presidente del Welfare, Guido Bertolaso, in un primo momento, nel rinnovo del CCNL, l’indennità era stata fissata a 40 euro, poi incrementati a 100 per chi “tutti i giorni lavora in trincea“.
Come comunica la CGIL, il pronto soccorso svolge attività complesse e, per tale ragione, si è deciso di mettere a disposizione “1 milione di euro a titolo precauzionale per verificare eventuali situazioni da integrare successivamente”. Dal sindacato si esprime grande soddisfazione per l’accordo raggiunto.
Quando arriverà l’indennità in busta paga
I lavoratori percepiranno l’indennità aggiuntiva a partire da gennaio 2023: inclusi in tale misura, tutto il personale del pronto soccorso, compresi quelli pediatrici, ostetrico-ginecologici e per coloro che guidano i mezzi di soccorso Areu.
Inoltre, tale indennità sarà corrisposta per una durata di dodici mesi al personale che svolge almeno sette turni in un solo mese, tenendo conto di congedi, permessi e ferie retribuiti.
Per i lavoratori che non svolgono sette turni in un mese, l’indennità di 100 euro viene riparametrata per 20 giorni lavorativi base, ossia 5 euro a turno. Gli arretrati 2022-2023 saranno erogati a partire da marzo, anche se i primi rimborsi potrebbero essere effettuati già dal mese di gennaio. Il restante, dunque, sarà ripartito su base mensile per dodici mesi.
Un importante riconoscimento per questi lavoratori che mettono a disposizione le proprie capacità in situazioni difficili da gestire, che richiedono ottime capacità di risoluzione dei problemi che si vengono a creare in concitati momenti.