Protesta dei dipendenti dell’Italtel di Milano

Protesta dei dipendenti dell’Italtel di Milano: quello che si è cercato di fare e quello che ci si augura. I dettagli della protesta avvenuta Mercoledì pomeriggio e la sensibilizzazione che prende sempre più vita. Quello che c’è da sapere a tal proposito.

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I lavoratori dell’Italtel presente nel capoluogo lombardo stanno manifestando le loro proteste, collegate ai licenziamenti attuati nei loro confronti. Ecco che i dipendenti di Via Novara stanno esprimendo chiaramente e con fermezza la loro opinione su ciò che gli è accaduto in ambito lavorativo. Un taglio che ha messo in serie difficoltà molti di loro.

Protesta dei dipendenti dell’Italtel: cosa è accaduto all’Italtel della città milanese

In un periodo di forte crisi economica dovuta dal caro vita che ha comportato molte difficoltà economiche a tante famiglie italiane, quello che è successo ai dipendenti dell’Italtel ha costituito una vera e propria mazzata difficile da digerire. Infatti è scattata subito la protesta da parte dei lavoratori, i quali non sono disposti ad accettare un trattamento che loro ritengono sicuramente ingiusto nei loro confronti.

Già i cittadini italiani devono affrontare quotidianamente mille problematiche, per via dei costi sempre più elevati che non consentono più a tanti italiani di riuscire a sostenere tutte le spese.

Quando poi in un momento di forte crisi economica come questo ci si ritrova pure senza la sicurezza di un lavoro che porta un’entrata mensile, lo stato di preoccupazione e di agitazione si incrementa in forma maggiore. Questo è quello che sta accadendo a molti dipendenti dell’Italtel.

Nella più grande sede della zona del Milanese, infatti, è stato stabilito un taglio considerevole dei lavoratori.

Difatti coloro che lavorano per questa sede sono in tutto 500 e il taglio è previsto per 86 di questi 500 dipendenti.

Si è tenuto un incontro in data 27 marzo, un giorno molto importante per i lavoratori dell’Italtel i quali speravano di raggiungere una soluzione positiva per il loro lavoro. Invece il 27 marzo è terminato nel modo peggiore per tanti di loro, con la consapevolezza di perdere la propria mansione lavorativa.

Protesta dei dipendenti dell’Italtel: le forme di protesta dei lavoratori Italtel

Tutto questo ha conseguentemente comportato a delle forme di protesta da parte dei dipendenti dell’Italtel a Milano. Un avvenimento che si è verificato nella giornata di mercoledì in Via Novara, precisamente all’incrocio di Via Caldera.

Qui sia i tecnici che gli impiegati si sono muniti di striscioni, bandiere del sindacato e megafono, utili per fortificare ulteriormente i loro sentimenti di delusione e di rabbia derivanti dalla decisione della sede milanese di licenziare un certo quantitativo di dipendenti.

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Una manifestazione che si è scontrata verbalmente contro la decisione di un licenziamento in forma collettiva. Difatti si tratta di un taglio stabilito nei loro confronti, esattamente colpirà 123 lavoratori su 880 dipendenti.

Tale decisione è stata presa dalla multinazionale dell’Information&Communication Technology. In riferimento poi alla sede principale della capitale lombarda, la più grande di tutto il Gruppo, è stato stabilito un taglio di 86 lavoratori su 500 dipendenti.

I risvolti di tutta questa vicenda: cos’altro bisogna sapere a tal proposito

Il 27 marzo si è svolto l’incontro all’interno della sede milanese di Assolombarda. Si è trattato del secondo incontro di questo tipo, effettuato tra l’Italtel e l’organizzazione sindacale.

Ma quest’ulteriore incontro è terminato in un modo che ovviamente non si desiderava vivere. Ciò poiché l’azienda non ha nessuna intenzione di andare incontro ai dipendenti. Dunque non è per niente intenzionata a togliere i licenziamenti in atto.

Da questo punto di rottura è scaturita la reazione da parte dei dipendenti, che si sono subito attivati per le mobilitazioni del caso. Infatti con l’aiuto e l’intervento delle segretarie nazionali di Fim Fiom e Uilm, con il coordinamento da parte delle Rsu di tutte le sedi italiane, si sono riprese le mobilitazioni mentre si aspetta il prossimo incontro previsto per la data del 12 di aprile.

Rsu Italtel
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Nel frattempo i sindacati hanno chiesto un incontro col Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico. Ciò è di assoluta importanza per la discussione del futuro di tutta l’Italtel, come pure il fatto di pensare a un piano a livello industriale. Quest’ultimo servirà per rilanciare efficacemente l’azienda, evitando di mirare a obiettivi non realizzabili e ai tagli verso i dipendenti. Azioni che invece sono state messe in atto in precedenza.

I sindacati dichiarano che i tagli del personale non fanno altro che impoverire l’azienda stessa, mettendo in difficoltà tanti impiegati. Difatti il pericolo è pure quello di giungere a un livello non bastevole per assicurare la stessa sopravvivenza a livello aziendale.

Riflessioni conclusive: ecco cosa è successo e cosa si prevede

Dunque nelle ore pomeridiane della giornata di ieri 5 aprile i lavoratori della sede del capoluogo lombardo, tra l’altro i medesimi che l’anno precedente erano impiegati nella nota sede di Castelletto in zona Settimo Milanese, in seguito a un’assemblea hanno fatto una protesta in Via Novara.

Durante la manifestazione hanno provveduto ad appendere degli striscioni, proprio per mettere in evidenza il loro pieno disappunto verso i licenziamenti di tanti impiegati dell’Italtel.

Questo ovviamente è anche un modo per cercare di sensibilizzare tutte le istituzioni, per trovare una soluzione alternativa alla decisione aziendale di lasciare tanti suoi dipendenti senza la sicurezza di uno stipendio mensile.

Sulla base di quanto detto sinora si può dire che la protesta dei dipendenti dell’ Italtel ha rappresentato sicuramente un mezzo per mettere in rilievo i propri diritti.. Come detto vari striscioni e bandiere hanno tenuto banco al fine di manifestare contro quelle che sono le procedure di licenziamento.

Seppur ci siano stati altri incontri fatti in precedenza, ciò non è servito a molto dal momento che non si parla del ritiro di tale licenziamento. Ecco perché le varie segreterie hanno pensato bene di mobilitarsi e continueranno a farlo anche il 12 Aprile per continuare nel loro scopo. 

Oggigiorno è sempre più difficile far fronte alla vita e alle spese, è sempre più difficile trovare un  lavoro degno di essere chiamato tale. In questo scenario già così precario queste proteste sicuramente acquistano ancora più valore. Per tutta la collettività.

 

 

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