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Economia e Lavoro

Pubblica amministrazione: aumenti di stipendio fino a 200 euro al mese per dirigenti e medici

Con un contratto scaduto nel 2018, è in corso la trattativa per un nuovo accordo tra Aran e sindacati. Si parla di importanti aumenti di stipendio, più arretrati, per alcune figure professionali della Pubblica amministrazione.

Pubblica amministrazione – Imilanesi.it

37,5 milioni di euro, sono queste le risorse messe a disposizione, al lordo degli oneri riflessi, per il rinnovo contrattuale di alcune figure della Pubblica amministrazione. Si tratta, nello specifico, di dirigenti, professionisti e medici che lavorano nell’area delle funzioni centrali all’interno della Pubblica amministrazione. Il loro contratto, infatti, è scaduto nel 2018, ed è in corso in queste ore la trattativa tra Aran e sindacati per i nuovi accordi. In base alle prime comunicazioni, stiamo parlando di un aumento di stipendio complessivo del 4% a partire da gennaio 2021. Perché a partire dal 2021?

Un contratto scaduto nel 2018

Come indicato in precedenza, il contratto da rinnovare è scaduto ormai da tempo, nel 2018. Quello da stipulare riguarda dunque il triennio 2019-2021. Per questo, oltre agli aumenti, le figure professionali in questione percepiranno anche gli arretrati prodotti dai nuovi accordi. Si tratterebbe di cifre importanti: i prossimi stipendi dovrebbero includere migliaia di euro in più. Ma di che cifre parliamo nello specifico?

Aumento del 4% tra il 2019 e il 2021

A quanto pare, l’incremento sulla retribuzione lorda media verrà distribuito in questo modo: 1,01% per il 2019, 1,72% per il 2020 per arrivare al 3,78% nel 2021. Al fine di finanziare i fondi di produttività, poi, verrà aggiunto un ulteriore 0,22%. Ed ecco che otteniamo un aumento complessivo del 4% tra il 2019 e il 2021. 

Per fare qualche esempio specifico, si parla di un aumento nella busta paga mensile di 177 euro per un dirigente di prima fascia, che diventano 138 per uno di seconda. Quali sono le richieste delle due parti in causa?

Si cerca una rapida risoluzione

Come ha dichiarato il Presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, la lunghezza delle trattative dipenderà dalle richieste dei sindacati: maggiori sono, maggiore sarà il tempo richiesto per trovare un accordo. Nonostante ciò, entrambe le parti si dichiarano favorevoli a una rapida risoluzione.

Aumenti stipendio Pubblica amministrazione – Imilanesi.it

Obiettivi comuni dunque, ad esempio la semplificazione delle procedure programmando, come suggerito dai sindacati, momenti di confronto intermedi per definire gli obiettivi da raggiungere. E un’attenzione particolare ai risultati, con l’Aran che auspica a collegare una parte della retribuzione dei dirigenti al raggiungimento degli obiettivi. I sindacati, a loro volta, chiedono di dare maggior valore alla retribuzione di risultato, ad esempio con l’erogazione puntuale dei premi. 

Un percorso tutto da costruire

La necessità, secondo i sindacati, è quella di progettare un percorso che porti a migliorare le condizioni contrattuali per i trienni 2019-2021 e 2022-2024. Come fare?

L’idea è quella di utilizzare le risorse disponibili per chiudere rapidamente le trattative per il nuovo contratto, dedicandosi poi alla pianificazione di un percorso da completare attraverso il Ccnl seguente. Seguiranno aggiornamenti il 28 febbraio, data in cui l’Aran presenterà una prima bozza da valutare.

Published by
Asia Paparella