Sapevi che in Lombardia c’è il comune più piccolo d’Italia? Scopri di seguito come si chiama e cosa fare se ti va di visitarlo.
Il comune più piccolo della Lombardia si trova abbracciato dalle vallate, in Valsassina, dove la natura incontaminata permette di vivere nella pace dei sensi.
Con appena 31 abitanti, il comune più piccolo della Lombardia si trova racchiuso nella Valsassina, nel comune di Lecco. Si tratta di Morterone, un luogo dalla natura incontaminata dove vivere nella pace del verde e dei paesaggi non è un’optional.
Dato che il numero di abitanti è molto esiguo, nel comune non ci sono scuole. Gli scolari, dunque, sono costretti a spostarsi a Lecco o Ballabio. Tuttavia, viverci per molti ne può valere davvero la pena poiché il tempo, tra le sue piccole stradine, sembra essersi fermato.
Il centro del paese è, com’è facile intuire, molto piccolo. Il plus è che, essendo un comune montano, è circondato da foreste, montagne dalle cime alte e vallate. Le frazioni del paese sono tante ma, per il momento, alcune sono disabitate.
Morterone, proprio per le sue caratteristiche, sta cercando con la sua amministrazione di promuovere il territorio al fine di valorizzare ciò che c’è. Vediamo perché vale la pena visitare questo piccolissimo comune.
Prima di capire cosa vedere e fare, è necessario capire le origini del nome che, a Lecco si dice Morterun, un appellativo che fa riferimento alla forma a cerchio del paese che ricorda un mortaio appunto.
La prima attrazione da vedere è la Chiesa della Beata Vergine Assunta che risale al 1363. Vicino alla chiesa, soprattutto se si viaggia con i piccoli al seguito, c’è un campetto di calcio e un’area attrezzata per fare un pic nic con vista sulle montagne.
La seconda attrazione è il Museo di Arte Contemporanea di Morterone che è diffuso nella valle. In mezzo al verde ci sono le opere di molti artisti internazionali: sculture in metallo, da forme sinuose e in metallo verniciato. L’obiettivo del museo è mettere insieme l’arte con la natura. A realizzarlo è stata l’Associazione Culturale Amici di Morterone nel 1986. Il museo si visita da soli e, la spiegazione su ciascuna opera, avviene con l’ausilio della tecnologia NCF che è stampata su pannelli. Ovviamente, ci sono anche le visite guidate da poter prenotare.
Non manca la possibilità di fare trekking e numerose escursioni nelle montagne.