Oggi acquistare casa a Milano è sempre più oneroso, a causa dei prezzi alle stelle e degli stipendi non adeguati al caro vita.
Secondo un’indagine del gruppo Tecnocasa, nei primi mesi del 2022 la città più cara dove acquistare casa era proprio Milano. E si è confermata tale anche nel 2023. Qui, un immobile da, circa, 85 metri quadrati serviranno più di tredici annualità.
Lo stipendio, ovviamente, deve essere dignitoso e deve essere speso solo ed unicamente per la casa. Nessuna spesa accessoria, quindi, ma l’intero stipendio destinato solo al pagamento della rata del mutuo.
Milano, per i prezzi delle case, ha oramai superato tutte le altre città italiane. Compreso la capitale che, fino a qualche anno fa, deteneva il primo posto. Da cinque anni, infatti, Milano regna sovrana per il costo delle case al metro quadrato.
Milano si conferma anche per il 2023 la città più cara in fatto di case
Secondo i dati di Immobiliare.it, nel 2022 il prezzo al metro quadro delle case in vendita, aveva raggiunto i 2.074 euro in media, superando, così, del 2 % in più rispetto all’anno precedente, su base nazionale.
A Milano, la media va ben oltre queste cifre. Nel capoluogo meneghino, infatti, il prezzo si aggira intorno ai 5.100 euro al metro quadro e, in alcune zone, va ben oltre. Ha visto, quindi, un aumento del 4.9 % in più rispetto al 2021.
Negli anni del boom economico, 2006 e 2007, in cui una casa costava davvero molto, le annualità erano, circa 14 per Milano e 14.8 per Roma. Dal 2017 le annualità dello stipendio che servono per acquistare un appartamento, al contrario, hanno iniziato a diminuire.
Oggi, per un insegnante neo assunto, per un appartamento di, circa, 80 metri quadri, ovviamente si intende per un appartamento non nuovo, servirebbero all’incirca 15 annualità contro alle 13 degli anni ’90.
I 168.880 euro del 1993 utilizzati per l’acquisto di un appartamento di 80 metri quadri, oggi corrispondono a 324.418 euro. La fascia della popolazione più in difficoltà per l’acquisto di una casa nel capoluogo milanese, è sicuramente quella dei giovani.
Bonus prima casa per i giovani sotto i 35 anni e per chi ha un Isee che non supera i 40 mila euro annui
Questi, infatti, spesso non hanno uno stipendio fisso e nemmeno adeguato per poter accedere ad un mutuo. Il governo ha, comunque, confermato il bonus prima casa per i giovani che non hanno ancora compiuto 35 anni di età.
Ed anche alle coppie con almeno uno dei due sotto i 35, alle famiglie mono-genitoriali con figli minori, a chi abita in case popolari e a tutti coloro che hanno un Isee non superiore ai 40 mila euro.