Il rientro a scuola per le famiglie italiane: si è ormai agli sgoccioli di quest’estate e, come ogni anno di questi tempi, i genitori sono alle prese coi costi elevati inerenti le spese da fare per il nuovo anno scolastico.
Difatti il rientro in classe ha un suo costo, esattamente si parla di 600 euro per il corredo e di zaini con una cifra più alta di 200 euro. Un aumento dei prezzi, quindi, che va a colpire anche questo settore.
Il rientro a scuola per le famiglie italiane: tutto ciò che c’è da sapere sulle spese scolastiche
Un rientro a scuola con un costo considerevole, quello che si prospetta per quest’anno. Difatti i prezzi si sono incrementati pure per quanto concerne i materiali essenziali agli scolari, che sono in procinto di sedersi nuovamente fra i banchi.
Solo per i libri da utilizzare alle medie i genitori dovranno spendere 502,10 per i libri obbligatori. Con l’aggiunta di un paio di dizionari, più gli strumenti di tipo tecnologico che ora come ora risultano essere essenziali. Tra questi sono inclusi il microfono, il computer, i programmi base e altri accessori correlati.
Da parte sua Assoutenti chiede espressamente al Governo di realizzare un apposito kit per la scuola, con prodotti a prezzi controllati.
Dunque anche quest’anno si sta avvicinando il rientro a scuola e, correlatamente alla riapertura scolastica, si pone la necessità di acquistare zaini e tutto l’occorrente che servirà ai propri figli.
Quindi come anche in altri ambiti, i genitori dovranno sostenere delle spese elevate, tenendo conto dell’aumento dei prezzi.
Una forma d’incremento che si basa su una percentuale equivalente al +6,2%, rispetto all’anno 2022.
Il rientro a scuola per le famiglie italiane: le spese nei dettagli
In maniera complessiva emerge quindi una spesa per tutti gli accessori scolastici, che ammonterà approssimativamente a 606,80 per ogni studente.
In base a quanto asserito da Assoutenti, sui portali specializzati uno zaino di marca costa anche più di 200 euro.
Fino a giungere a delle cifre veramente gravose, come per esempio uno zaino in versione trolley munito di portapranzo che si vende a una cifra ritenuta da record: 1.321,90 euro.
Per non parlare dei costi di astucci solo perché sono griffati, che sul web si vendono con prezzi che possono raggiungere i 300 euro.
Per quanto riguarda i diari, i prezzi risultano essere meno cari, se si considera che i listini presenti sui siti arrivano a un tetto corrispondente a 50 euro.
Parlando invece dei prezzi associati ai libri, anche questi sono molto alti. Difatti per ogni alunno in media si andranno a spendere 502,10 euro per quanto concerne i testi obbligatori, con l’aggiunta di due dizionari.
Il cambiamento rispetto all’anno precedente è del +4%, basandosi su un genere di calcolo svolto considerando l’utilizzo di testi scolastici nuovi. Dunque di diverse classi delle scuole medie inferiori, ma anche degli istituti tecnici e dei licei.
Per chi deciderà di optare per i testi usati, si potrà beneficiare di una forma id risparmio equivalente a più del 26%.
Federconsumatori segnala che, appunto per tali motivazioni, saranno tanti coloro che preferiranno risparmiare ricorrendo al riutilizzo dei materiali adoperati negli anni precedenti.
In questo caso si fa riferimento soprattutto agli zaini e agli astucci. Inoltre si utilizzerà anche un altro metodo, ossia quello dello scambio/regalo di prodotti. Ciò servendosi finanche di canali appositi e di gruppi presenti online e sui social.
Una forma di risparmio collegata pure all’acquisto dei testi usati, assolutamente indispensabile per tante famiglie italiane che non hanno la possibilità di poter affrontare delle spese così esorbitanti.
Spese che sono molto alte primariamente per gli studenti delle prime classi, visto che un alunno di prima media in media dovrà spendere per i libri di testo e i dizionari 488,40 euro. Un costo corrispondente quindi al +10% rispetto all’anno scorso.
Inoltre a queste spese bisogna aggiungere 606,80 in riferimento al corredo scolastico e ai ricambi da effettuare durante l’intero anno scolastico.
Il totale finale di queste spese andrà perciò a corrispondere esattamente a 1.095,20 euro.
Ulteriori informazioni
In riferimento agli alunni che invece frequentano le scuole superiori, un ragazzo di primo liceo dovrà spendere complessivamente 695,80 euro per i libri di testo e ben 4 dizionari.
Più 606,80 per l’intero corredo per la scuola e per i ricambi. In questo caso il totale della spesa è di 1.302,60 euro.
A questi importi così alti si vanno poi a unire quelli ancora più cari inerenti i dispositivi utili per l’uso didattico del pc, ritenuto ormai di estrema necessità per le attività scolastiche.
Per quanto riguarda queste ultime spese, una famiglia arriva a spendere dai 393,88 ai 3.844,90 euro.
A queste spese, in un secondo momento, si uniscono anche quelle relative alla connessione a internet.
Se si propende per l’acquisto di prodotti tecnologici di tipo rigenerato, si può ottenere un risparmio di circa il 38%.
I costi così costosi vanno a incidere parecchio sul diritto allo studio dei più giovani, così come si è verificato durante il lockdown. Infatti a tal proposito c’è da dire che non tutti gli istituti hanno la capacità di riuscire a sopperire a queste mancanze.
Come si può intervenire in tal senso
Per supportare i nuclei familiari in tali spese, si potrebbero utilizzare delle misure regionali e comunali. Interventi basati prettamente su agevolazioni e buoni, oltre alla forma gratuita dei testi di scuola per quelle famiglie che dispongono di un reddito basso.
Misure molto importanti, ma non ancora bastevoli per offrire un aiuto reale.
Soprattutto attualmente per via della pesante condizione economica che le famiglie italiane stanno vivendo. Tutto questo a causa degli aumenti registrati.
Infine i genitori possono risparmiare evitando le marche di tendenza, come pure quei prodotti che sono sponsorizzati da personaggi noti e da influencer.
Quando si scelgono prodotti scolastici di marca e testi di nuova edizione, il costo finale può raggiungere i 1.200 euro a scolaro.
Ecco perché è fondamentale un intervento da parte del Governo, per evitare così quello che si prospetta come un vero e proprio salasso per tante famiglie italiane. Tutto ciò mediante interventi mirati e di utilità per i cittadini con figli.