Sicuramente molti si sono posti la domanda “Ma quanto prende in un mese un benzinaio?” Ecco i guadagni in cifre.
In un periodo in cui i rincari la fanno da padroni, viene spontaneo chiedersi quanto guadagnino coloro che lavorano nei settori che hanno visto i maggiori aumenti. Quanto prende in un mese un benzinaio? La risposta è tutt’altro che scontata.
Il lavoro del benzinaio
Come prima cosa è indispensabile fare una distinzione tra il proprietario della stazione di rifornimento e l’operatore che troviamo in servizio. Con benzinaio intendiamo l’omino che si occupa di rifornire i clienti. Molto spesso infatti si pensa che l’addetto alla stazione di rifornimento sia colui che guadagna dal rifornimento, una convinzione del tutto errata.
Negli ultimi anni, come per qualsiasi altro bene di prima necessità, anche il prezzo della benzina ha visto una naturale impennata.
Verso l’inizio dello scorso anno, il carburante in alcuni casi i 2 Euro per litro e all’inizio del 2023 sono tornati gli aumenti dopo un periodo di taglio sulle accise.
La prima precisazione da fare è che indipendentemente dal costo del carburante un benzinaio riceverà sempre il suo compenso pattuito, in quanto lavoratore dipendente. Ma a quanto ammonta il suo compenso?
Quanto prende in un mese un benzinaio
Facendo una stima basata sulla media degli stipendi, la retribuzione di un benzinaio parte da circa 870 Euro al mese e raramente arriva a sfiorare i 1.500 Euro al mese. Generalmente lo stipendio di un benzinaio si aggira sui 1.250 Euro al mese per 45 ore lavorative settimanali. Il guadagno quindi è legato al tipo di contratto, oltre che ovviamente alle ore lavorate.
Mettendo da parte le ore, che possono spesso essere più di quelle di un qualsiasi altro dipendente, c’è da mettere in conto che il benzinaio è una figura continuamente esposta al tempo. Caldo, sole, pioggia o neve, il suo lavoro si svolge all’aperto e non è quindi da considerarsi una passeggiata.
Gli accordi pattuiti con il proprietario della stazione stabiliscono la paga oraria o mensile per ciascun lavoratore, di conseguenza il compenso di un benzinaio non cambia in base al costo del carburante.
Chi beneficia invece delle variazioni di prezzo sono appunto i proprietari delle stazioni di rifornimento, che deve però fare i conti con una serie di tasse sulla vendita del carburante (oltre lo stipendio dei dipendenti).
Se vi state chiedendo se in proporzione guadagni più un benzinaio o un gestore, la risposta è nella terza opzione, ovvero lo Stato. Il proprietario di una stazione di rifornimento infatti guadagna circa il 10% su ogni litro di benzina, perché il resto finisce tutto per il pagamento delle tasse.