Le 500 lire con le caravelle sono monete d’argento, quindi il loro valore potrebbe dipende dal prezzo dell’argento, ma non è tutto qui.
Infatti non solo, molto dipende dalla loro condizione. Scopriamo quale sorprese potrebbe portare la vecchia moneta che è stata la valuta ufficiale dell’Italia dal 1861 al 2002.
Storia della £ira
La £ira italiana è stata la valuta ufficiale dell’Italia dal 1861 al 2002. È stata sostituita dall’euro nel gennaio 2002, quando l’Italia è diventata uno dei paesi fondatori dell’Unione Europea.
Durante il suo periodo di circolazione, la lira è stata soggetta a numerose riforme monetarie e a variazioni di valore, a causa dell’inflazione e della volatilità dell’economia italiana.
La lira italiana ha avuto una storia interessante, che riflette la storia del paese stesso.
Durante la prima metà del XX secolo, la lira è stata una delle valute più stabili e forti d’Europa, ma negli anni ’70 e ’80, l’inflazione e la svalutazione hanno minato la sua forza.
Negli anni ’90, la lira è stata soggetta a ulteriori turbolenze a causa della crisi del debito pubblico e della recessione economica.
Nonostante i suoi alti e bassi, la lira italiana rimane un simbolo importante della storia e della cultura italiana, e molte persone hanno ancora monete e banconote come ricordo di questa epoca.
Chi ha disegnato le 500 lire con le caravelle?
Le 500 lire con le caravelle sono state disegnate da Ugo Nespolo, un artista e designer italiano. Nespolo è noto per la sua versatile carriera che spazia dall’arte visiva alla grafica, dalla pubblicità all’animazione.
La moneta da 500 lire con le caravelle è uno dei suoi lavori più famosi e rappresentativi, che esprime la sua capacità di creare opere d’arte uniche e originali anche all’interno di un contesto molto limitato, come quello di una moneta.
Quanto vale oggi la moneta d’argento
Il passato della 500 lire è straordinariamente affascinante sia dal punto di vista storico che collezionistico. Costituisce una delle emissioni più rappresentate e amate, sia a livello statistico che mondiale, nel corso della lunga storia della lira italiana.
Di questa emissione, in particolare, sono due le tipologie che appartengono ancora oggi all’immaginario collettivo: la 500 lire Bimetallica, la più utilizzata negli ultimi decenni del XX secolo, e la celeberrima 500 lire con le Caravelle.
Prodotte in lega d’argento a partire dalla metà degli anni Cinquanta, le caravelle da 500 lire sono state prodotte in ottime quantità per circa un decennio, e dal 1968 in poi solo per i collezionisti.
Tale denominazione è ispirata direttamente alle tre caravelle ben visibili sul dritto della moneta, che rappresentano le navi di Colombo in occasione del primo viaggio verso il continente americano nel 1492. Per quanto riguarda il rovescio della moneta, si può notare un ritratto femminile contornato dagli stemmi delle regioni italiane.
La 500 lire Caravelle in realtà non è una moneta rara. In realtà ancora oggi è abbastanza facile reperire esemplari in ottimo stato di conservazione per cifre piuttosto contenute, che si aggirano dai 10 ai 40 euro.
Caravelle errate
La caratteristica che ha reso celebre questa emissione tra i collezionisti è la ben nota Caravelle “rovesciata” o addirittura “ errata“. Si tratta cioè un ristrettissimo numero di emissioni che furono ideate nel 1957, anteriormente alla distribuzione su larga scala che si ebbe l’anno successivo.
Sempre nel 1957 furono ideate le emissioni di prova, che si caratterizzano per due differenze estetiche: la prima è l’iscrizione ” prova” sul bordo della moneta.
La seconda, molto più evidente, riguarda le bandiere delle caravelle che risultano orientate a sinistra rispetto a quelle di destra. Ma al 1958 il disegno è stato cambiato e le bandiere risultano spostate a destra.
Un esemplare con le bandiere a sinistra è estremamente raro e ambito. Infatti può fruttare diverse migliaia di euro (2500 euro per un esemplare molto buono). Mentre più di 10mila euro per una moneta molto ben conservata venduta all’asta