Caso incredibile di una lunga battaglia giuridica che riguarda la vicenda della stalla di Villa Pellegrini Cipolla. Abbattimento o condono per l’edificio storico?
Nel Castion Veronese, una frazione di Costermano sul Garda, è stata edificata la suggestiva e imponente Villa Pellegrini Cipolla. La struttura è rinomata per l’architettura pregiata, tanto da essere location d’eccellenza per eventi di prestigio e matrimoni. Tuttavia, a far notizia ultimamente non è l’edificio principale, la villa vera e proprio, bensì la stalla situata all’interno del complesso (chiamata “capannone”). É stata al centro di un acceso dibattito giuridico per un periodo lungo quasi 40 anni. Incredibile.
Era il lontano 1985. I proprietari di Villa Pellegrini Cipolla presentarono la prima richiesta di condono per l’edificio di dimensioni imponenti: si estende tuttora, infatti, per oltre 40 metri. Si era discusso molto riguardo il destino della stalla. Essa era stata costruita all’inizio del Novecento. Per questo motivo, secondo l’opinione dei proprietari, non sarebbe rientrata nei vincoli paesaggistici e monumentali stabiliti dal 1952.
La valutazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici riguardo la compatibilità della stalla con l’ambiente circostante è arrivata solo 28 anni dopo, ossia nel 2013. La decisione fu impietosa: l’edificio andava abbattuto perché giudicato in contrasto con il contesto in cui sorge. I proprietari non si sono dati per vinti e, dunque, hanno fatto ricorso al Tar, il Tribunale Amministrativo Regionale.
La fase di ricorso è durata altri dieci anni. Assurdo! Un decennio di dibattiti legali. A quasi 40 anni dalla prima richiesta di condono, il Tar si espresso sfavorevolmente nei confronti dei proprietari di Villa Pellegrini Cipolla. A quanto pare, la stalla deve essere abbattuta.
Sembrerebbe che la storia sia finita qui, invece no. I proprietari, infatti, hanno un’altra freccia al loro arco. POtrebbero, infatti, fare un successivo ricorso, appellandosi stavolta al Consiglio di Stato. La fine dell’incredibile vicenda rimane ancora in sospeso. Quanti decenni ancora dovranno attendere per avere una risposta definitiva?