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Ambiente

Queste 3 città italiane sono quelle con più auto in tutta Europa: la classifica

Il numero di auto in Europa cresce esponenzialmente ogni anno. Sorprendono però i numeri di queste 3 città italiane con più auto in assoluto.

Traffico di auto – Imilanesi.Nanopress.it

Approfondiremo gli incentivi auto 2023 e quali modelli puoi acquistare con i nuovi bonus governativi. Leggiamo insieme questa interessante classifica. E parleremo di come l’aumento delle auto per numero di abitante, influisce sull’inquinamento atmosferico.

L’elevato numero di auto che circola in Europa è un tema molto attuale e importante da affrontare. Secondo i dati dell’Agenzia europea per l’ambiente, il parco macchine europeo nel 2019 contava circa 293 milioni di veicoli immatricolati. Con una crescita annua del 1,5%. Questi numeri rappresentano un problema non solo per la congestione delle strade ma anche per l’inquinamento atmosferico.

Infatti, le auto sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni di ossido di azoto (NOx) nell’aria urbana. In questo modo contribuiscono al cambiamento climatico emettendo grandi quantità di CO2. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescente consapevolezza ambientale nei confronti dei danni provocati dalle automobili sull’ecosistema e sulla salute umana.

Per questo motivo, molti governi stanno incentivando l’utilizzo dei mezzi pubblici o della bicicletta. Attraverso politiche volte a limitare la circolazione delle vetture private o promuovendo tecnologie più pulite come quelle ibride ed elettriche. Tuttavia, gli incentivi auto rimangono ancora uno degli strumenti principali. Messi a disposizione dei cittadini per sostituire i vecchi modelli ad alta emissione con quelli più efficiente dal punto di vista ambientale. Tornando al tema dell’inquinamento per il numero elevato di auto che circolano in Europa, scopriamo queste 3 città italiane quali sono.

Incentivi auto 2023

Il 2023 rappresenterà per l’Italia un importante passo avanti nella lotta all’inquinamento atmosferico causato dal traffico. Grazie ai nuovi incentivi auto dedicati all’acquisto di veicoli a basse emissioni. Il nostro Paese si posizionerà al passo con le direttive europee in materia di ambiente e di salute pubblica. In primo piano spicca l’Ecobonus, una misura che premia l’acquisto o il noleggio a lungo termine di veicoli nuovi ad alta efficienza energetica.

Le tre città italiane con più auto in Europa -imilanesi.nanopress.it

Questo contributo economico renderà più conveniente l’acquisto di auto meno inquinanti e favorirà l’introduzione sul mercato delle vetture ibride ed elettriche. Ma non solo, ma anche dei modelli dotati dei più avanzati sistemi antinquinamento. Le persone fisiche potranno beneficiare dell’Ecobonus. Solo se acquistano un’auto nuova (anche in leasing) e ne mantengono la proprietà per almeno 12 mesi. Il valore del contributo varia in base alle caratteristiche del veicolo e alle sue emissioni. Ma è importante sottolineare che non sempre è necessario rottamare la propria vecchia auto per ottenere questo tipo di incentivo.

Se l’auto acquistata rientra nella categoria M1 con emissioni inferiori a 60 g/km CO2, infatti, non è obbligatorio consegnarne una destinata alla rottamazione. In questo modo, sarà possibile incentivare i cittadini italiani ad optare per mezzi meno impattanti per l’ambiente. Senza privarsi della comodità garantita dall’utilizzo dell’automobile nel quotidiano. E sebbene in Italia siano sempre più diffuse le auto a basso impatto ambientale, ci sono ancora alcune città dove circolano più auto d’Europa.

Tuttavia, grazie agli incentivi del Governo e alla crescente consapevolezza ambientale dei cittadini, anche queste città potranno presto migliorare la qualità dell’aria e salvaguardare la salute pubblica. L’Ecobonus rappresenta un importante passo avanti nella tutela dell’ambiente e nella promozione di uno stile di vita più sostenibile. Da garantire  il benessere delle generazioni attuali e future.

In queste 3 città italiane circolano più auto d’Europa

In Europa il numero di auto in circolazione è sempre stato elevato, ma in alcune città italiane la presenza di veicoli risulta essere particolarmente alta. Tra queste c’è la Valle d’Aosta, che occupa il primo posto con una media di 1,79 auto ogni abitante.

Questo significa che in questa regione d’Italia ci sono più automobili che persone. Il merito va alla tassazione favorevole insieme agli incentivi auto, che ha fatto ottenere questo risultato a questa piccola ma bellissima regione. Anche la provincia autonoma di Trento si posiziona bene nella classifica delle città italiane con una media di 1,3 veicoli ogni persona.

Auto in strada – imilanesi.nanopress.it

Tuttavia, al contrario della Valle d’Aosta, questo dato non stupisce troppo, poiché la provincia autonoma di Trento copre una superficie molto vasta e le auto sono spesso necessarie per gli spostamenti. Infine, troviamo la provincia autonoma di Bolzano al terzo posto, con l’impressionante quantità di 871 auto su mille abitanti. Anche qui, così come nella Valle d’Aosta, gli incentivi auto e la tassazione favorevole hanno sicuramente giocato un ruolo importante.

Nonostante ciò, i servizi pubblici di trasporto locale come bus e treni sono molto efficienti. Ciò suggerisce quanto sia forte la propensione degli italiani ad utilizzare i mezzi privati come soluzione preferita agli spostamenti quotidiani. Sia nella vita quotidiana o professionale, nonostante siano disponibili alternative più sostenibili per l’ambiente.

Ciononostante, il Governo italiano punta a ridurre il numero di auto in circolazione e ad incentivare l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale. Come dimostrato dal recente lancio dell’Ecobonus. Si spera che queste misure portino a un cambiamento di mentalità verso una mobilità sostenibile, meno dispendiosa ed efficiente per tutti.

Le auto che si possono acquistare con i nuovi incentivi

In merito ai premi per l’acquisto di veicoli privati, è possibile ricevere aiuti anche per motocicli, veicoli commerciali e auto a noleggio. Ma solo per veicoli a basso impatto ambientale, ovvero quelli con bassi livelli di inquinamento. Ci sono tre tipologie di autoveicoli che possono beneficiare dei suddetti incentivi. La prima tipologia è quella di autoveicolo elettrico, appartenente alla categoria M1 e con emissioni comprese nella fascia 0-20 grammi di anidride carbonica per chilometro.

Autoveicolo elettrico appartenente alla categoria M1 – imilanesi.nanopress.it

La seconda tipologia è quella di ibrido plug-in, anch’essa appartenente alla categoria M1, ma con emissioni comprese nella fascia 21-60 grammi di anidride carbonica per chilometro. Infine, la terza tipologia riguarda i veicoli a basse emissioni, appartenenti anch’essi alla categoria M1. Ma con emissioni comprese nella fascia 61-135 grammi di anidride carbonica per chilometro. Al fine di poter usufruire dell’Ecobonus, occorre acquistare un autoveicolo nuovo di fabbrica appartenente alla categoria M1 e con le caratteristiche sopra descritte.

L’autoveicolo deve essere destinato al trasporto di persone, avere almeno quattro ruote, un massimo di otto posti a sedere (oltre quello del conducente), emissioni di CO2 non superiori a 135 grammi per chilometro e appartenere alla classe Euro 6 o superiore. Inoltre, il prezzo di listino dell’auto non può superare i 35mila euro per le fasce 0-20 grammi di CO2. Nel prezzo di listino sono inclusi il kit batterie, in quanto parte integrante dell’auto, e 61-135 grammi di CO2. Per la fascia 21-60 grammi di CO2, invece, il prezzo di listino dell’auto non deve superare i 45mila euro.

Come cambiano gli incentivi con la rottamazione

Se state valutando di dismettere la vostra vecchia automobile, ci sono alcuni criteri essenziali che dovrete soddisfare. In primo luogo, l’auto in questione dovrà essere classificata come M1. Questo vorrà dire che  è destinata al trasporto di passeggeri e ha un peso complessivo inferiore o uguale a 3,5 tonnellate.

Incentivi auto con rottamazione – imilanesi.nanopress.it

Inoltre, la macchina dovrà essere intestata da almeno un anno allo stesso proprietario del nuovo veicolo o a un membro della sua famiglia convivente. Ma non solo, anche la classe di omologazione europea dell’auto riveste un ruolo importante.

Infatti, sarà necessario scegliere un veicolo appartenente alle categorie Euro da 0 a 4, poiché solo così sarà possibile ottenere l’Ecobonus previsto dal Governo italiano. Da notare che, quando si acquista un’automobile nuova, è obbligatorio consegnare in rottamazione un veicolo usato con emissioni di CO2 comprese tra i 61 e i 135 g/km. Anche nel momento in cui si acquista una macchina di categoria M1, si ha la possibilità di consegnare in demolizione un’auto usata. Anche se quest’ultima è  intestata a un familiare convivente.

Nella pratica, quando si effettua l’acquisto del nuovo veicolo, sarà necessario indicare i dati relativi all’automobile da rottamare, così come il contributo Ecobonus previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 aprile 2022. In seguito alla transazione, il concessionario avrà l’obbligo di smaltire la vecchia automobile entro 30 giorni dalla consegna del nuovo veicolo.

La vecchia macchina dovrà essere consegnata ad un demolitore e il proprietario dovrà richiedere la sua radiazione per demolizione presso lo sportello telematico dell’automobilista. In Italia, l’Ecobonus rappresenta un importante sostegno al settore automobilistico, ma allo stesso tempo vuole incentivare gli italiani ad adottare comportamenti più responsabili nei confronti dell’ambiente e della salute pubblica.

Come effettuare la richiesta del bonus

Grazie a questi incentivi, sarà possibile dismettere le vecchie auto in modo sicuro ed ecologico, senza disperdere sostanze nocive nell’ambiente. In questo modo si può contribuire a preservare il nostro pianeta e migliorare la qualità della vita delle persone.

La richiesta del bonus auto non è un procedimento complesso, ma richiede l’intervento del concessionario presso cui si acquista il veicolo nuovo. Il processo da seguire prevede quattro fasi fondamentali che garantiranno al cliente l’ottenimento della somma dovuta:

Come richiedere il bonus – imilanesi.nanopress.it
  1. Prenotazione: una volta completata la registrazione alla piattaforma, il concessionario/rivenditore provvederà a prenotare il contributo per ogni veicolo. Attendendo poi la conferma della prenotazione in base alle disponibilità del fondo;
  2. Erogazione: il concessionario/rivenditore riconosce al cliente il contributo richiesto, attraverso la compensazione del prezzo di acquisto;
  3. Rimborso: successivamente, il costruttore/importatore del veicolo procede al rimborso del contributo erogato al concessionario/rivenditore;
  4. Recupero: il costruttore/importatore del veicolo richiederà al concessionario/rivenditore la documentazione necessaria al fine del recupero del credito d’imposta. Sotto forma di F24 compilato tramite canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, a cui spetta di riconoscere il credito d’imposta.

In questo modo, il cliente potrà ottenere il contributo previsto per l’acquisto della nuova auto. Senza dover affrontare personalmente tutte le procedure burocratiche che sarebbero necessarie per richiederlo direttamente.

Published by
Irene Forte