Scoprire di avere in casa delle famose 5 lire, potrebbero cambiarci la vita, infatti possono valere cifre stratosferiche, fino a 110 mila euro.
Scopriamo le caratteristiche che fanno di una vecchia moneta, una moneta richiesta dai collezionisti e per questo molto quotata.
Ci sono monete, che pur non essendo in materiale preziose come oro o argento, diventano dei veri e propri tesori nascosti che possono fruttare davvero una fortuna.
Rientrano nel novero delle monete rare e più preziose, anche le nostre vecchie 5 lire che possono raggiungere come quotazione di vendita, 110 mila euro.
Quindi, saper riconoscere queste particolari monete, distinguendo tra le tante meno di valore, quelle che possono risultare per gli estimatori, le più preziose.
Si tratta delle 5 £ire Vittorio Emanuele III Aquila Sabauda, un esemplare che vede il suo primo arrivo nel 1901, questo è infatti l’anno in cui fu coniata per la prima volta.
La sua produzione però avvenne in forma limitata, i pezzi che furono messi in circolazione fu talmente scarsa, che ad oggi è perfino difficile stabilire che numero di esemplari, possiamo avere attualmente in circolazione.
Queste 5 lire di allora furono realizzate in argento 835, con un peso di 25 grammi e un diametro di 37 millimetri.
La moneta presenta su una facciata il profilo dell’allora re d’Italia, Vittorio Emanuele III, e il suo nome che circonda la sua effige.
Sull’altro lato della moneta viene raffigurata l’Aquila Araldica, che sta a rappresentare la maestà della vittoria e al cui centro del petto è raffigurato lo stemma di Casa Savoia: lo scudo crociato.
Nella parte laterale dello stemma è riportata la scritta “Regno d’Italia”, oltre che l’anno della coniatura (“1901”) e il valore della moneta, “l.5”.
La sua limitata “tiratura” rende impossibile che si possa scoprire in casa un intera cassa ricolma di queste 5 lire, e in fondo già trovarne una è una bella fortuna.
Non siamo in odore di pirati o casse che straripano di dobloni d’oro, ma una di queste monetine dall’apparenza insignificante, potrebbe essere ovunque.
Le 5 Lire Vittorio Emanuele III Aquila Sabauda si rivelano un esemplare particolarmente raro, al punto da essere valutate R4, a questa valutazione segue solo la R5 , che sta a indicare una moneta praticamente introvabile.
Negli otto livelli di valutazioni ad esempio CC sta a indicare una moneta molto comune.
Secondo alcune stime, si tratterebbe di una produzione di soli cinquanta originali, di cui quaranta collezionati dallo stesso Vittorio Emanuele III, ben nove affidati a varie autorità e uno solo al Museo della Zecca.
Per contro, esistono ulteriori fonti che riferiscono della circolazione di un numero di esemplari leggermente superiore al centinaio.
In breve, nessuno sa con certezza quante siano le 5 Lire Vittorio Emanuele III Aquila Sabauda.
Ciò che è certo è il loro eccezionale valore economico. Di fatto, la stima per una di queste monete in condizioni di fior di conio (FDC) è dell’incredibile cifra di 110.000 euro.