L’estate che sta per arrivare si prospetta davvero molto calda. É in arrivo el Niño in Italia. Ecco cosa ci aspetta.
Secondo le stime dei meteorologi, già il 2022 è risultato essere un anno terribile per quanto riguarda il clima. Il caldo è stato particolarmente intenso e si sono registrate temperature di quasi un grado più alte rispetto al periodo che va dal 1991 al 2020. Il surriscaldamento globale galoppa e non è un mistero, ma negli ultimi cinque anni le temperature hanno visto enormi impennate. Ecco cosa ci attende per l’estate del 2023.
Arriva el Niño in Italia
Gli esperti ci fanno notare che lo scorso anno in tutta Europa si è potuto assistere all’estate più calda di sempre, caratterizzata soprattutto da intense e lunghe ondate di calore.
Addirittura in paesi glaciali come la Groenlandia si è arrivato ad avere massime che superavano la media di quasi 10° C. Il tutto si è tradotto ovviamente in un caldo senza precedenti e in periodi di siccità davvero allarmanti.
Anche sulle Alpi si sono registrate condizioni critiche, riscontrate con una notevole riduzione dei ghiacciai. Purtroppo queste condizioni meteorologiche stanno diventando la nuova normalità per il nostro continente.
Ma perchè ci si preoccupa tanto per l’estate che sta per arrivare?
L’estate 2023, ecco cosa ci aspetta
In Europa c’è un programma di osservazione denominato Copernicus, il quale si occupa di monitorare le condizioni climatiche e meteorologiche e di studiare i cambiamenti climatici.
Secondo l’ultimo rapporto annuale, è in arrivo la tanto temuta fase di el Niño. Il fatto allarma non poco gli esperti, in quanto questo fenomeno è noto per apportare rialzi non indifferenti nel Pacifico, che si traducono in temperature molto elevate per tutto il pianeta.
Ogni anno, quindi, ci si aspetta un nuovo record di picchi di temperature massime. Solitamente ci si basa sui valori dei precedenti anni per fare delle stime su ciò che ci aspetterà nelle stagioni a venire. Se si fa riferimento allo scorso anno , già a maggio si registravano 40° C in diversi paesi europei, come Inghilterra, Francia e Paesi Bassi. Inoltre proprio lo scorso anno si è raggiunto il record della temperatura massima mai raggiunta nel continente europeo, ben 48,8° C in Sicilia.
Di conseguenza alle alte temperature, i ghiacciai sono l’altro fattore che aiuta a monitorare la situazione. Il loro scioglimento sempre più rapido è un campanello d’allarme da non sottovalutare.
Gli effetti del cambiamento climatico
Se le estati sono torride e la siccità si fa sentire, non sono solo i ghiacciai a risentirne. Sempre più fiumi e laghi fanno registrare record per la loro aridità, complici appunto le temperature molto alte e l’assenza di precipitazioni.
Ovviamente il tutto si traduce in una reazione a catena inevitabile. La siccità, spesso seguita da violenti nubifragi, si fa sentire anche sulle coltivazioni, che non riuscendo a seguire le stagionalità molto spesso offrono raccolti inferiori alle aspettative.
Nonostante il cambiamento climatico sia sempre più evidente e ormai inevitabile, secondo gli esperti è ancora possibile contenere la situazione per cercare di ritardare il più possibile un peggioramento che porterebbe a un notevole innalzamento dei mari per lo scioglimento dei ghiacciai.