Può capitare di accorgersi che il vicino di casa non rispetta la raccolta differenziata. Come si fa ad intervenire? Scoprilo di seguito.
La raccolta differenziata è diventata un obbligo ma soprattutto una necessità per far sì che il nostro futuro sul pianeta sia più sostenibile.
La gestione della raccolta differenziata nei condomini può essere abbastanza difficile: alcuni condomini, infatti, potrebbero non rispettare le regole ed osservare i giorni di consegna della spazzatura. Prima di approfondire la questione, c’è da dire che la raccolta differenziata, in Europa, è regolamentata dalla Direttiva europea 2008/98/CE che ha reso obbligatoria per gli Stati membri la promozione del riciclaggio.
In un condominio, i bidoni dovrebbero essere gestiti dall’amministratore. Se la raccolta differenziata non viene fatta bene, a prendersi la responsabilità sono tutti i condomini.
L’amministratore non può essere responsabile, perché non può imporre sanzioni. Perciò, la responsabilità viene condivisa tra tutti gli abitanti del condominio. Per questo motivo, se uno dei condomini non conferisce correttamente la spazzatura, dovrebbe essere segnalato. Tali comportamenti scorretti possono essere segnalati alla Polizia Municipale attraverso una denuncia scritta.
Per poter cogliere in flagrante il condomino che non fa la raccolta, molti condomini hanno scelto di installare dei dispositivi di videosorveglianza, così da poter avere le prove. L’installazione, naturalmente, deve essere deliberata in sede di assemblea condominiale. La presenza delle telecamere deve essere segnalata con appositi cartelli.
Le registrazioni dovrebbero essere conservate dall’amministratore che non può consentire a tutti di accedervi. La cancellazione dovrebbe essere effettuata dopo un paio di giorni.
Se le telecamere non ci sono, il singolo inquilino non può decidere in autonomia, di controllare i sacchi neri. Ciò, infatti, può essere inscritto come reato di violazione delle privacy. Si potrebbe, però, fare affidamento sulle testimonianze di un vicino oppure di un’altra persona che ha assistito al fatto.
Chi non fa la raccolta differenziata potrebbe incorrere in una sanzione disciplinata dall’articolo 70 delle Disposizioni Attuative del Codice Civile. La multa può arrivare fino a 200 euro/800 euro, se si è recidivi.
Si tratta di sanzioni pecuniarie, disciplinate in sede di assemblea condominiale, che riguardano un rapporto tra privati. Non vanno ad ingrassare le casse dello Stato ma potrebbero essere adoperati per spese condominiali.
Le sanzioni possono essere contestate dalla persona accusata di non aver conferito correttamente la spazzatura. Se la controversia non dovesse essere risolta, si potrebbe arrivare davanti al giudice.