Raid nel gattile di Rho: quello che è successo nel gattile e le parole del primo cittadino a tal proposito. Tutto quello che c’è da sapere su un evento davvero inaccettabile. Su una violenza da condannare sempre e comunque.
Un assalto ai danni del gattile di Rho ha causato la morte di una gattina, oltre alla scomparsa di altri 5 felini presenti nella struttura. Una violenza inaudita nei confronti di questi poveri animali. Un gatto è stato ammazzato con percosse provate dall’autopsia, che ha confermato la presenza di fratture e di traumi sul corpicino della sventurata micetta. Un evento che non si può accettare e che si deve solo condannare.
Raid nel gattile di Rho: il raid notturno: cosa è accaduto
Tutto è successo durante le ore notturne tra il 14 e il 15 di aprile, quando nel gattile posto a Rho in via Turati una gattina di soli 10 mesi è stata uccisa di botte e 5 gatti sono letteralmente spariti.
Qualcuno si è introdotto furtivamente nella zona in seguito al taglio della recinzione e avrebbe preso a calci una gattina bianca e nera di nome Clara. Una violenza che risulta inaccettabile, questo è ciò che ha dichiarato fermamente il sindaco di Rho.
Dopo averla ammazzata di botte, l’hanno portata in un’area verde poco lontano da lì ed è stata nascosta sotto dei rami di pino. Ciò appunto per evitare che qualcuno potesse trovarla.
Raid nel gattile di Rho; la tragica scoperta dei volontari
Il gattile presente a Rho è gestito dall’Associazione Dimensione Animale e, evidentemente, è stato messo sotto tiro da qualcuno che per ora resta ancora ignoto. Gente senza scrupoli che ha deciso di irrompere violentemente nella struttura, scagliandosi contro delle creature indifese e nei confronti dell’arredamento presente al suo interno.
Nel corso della mattinata del 15 di aprile i volontari che ogni giorno si recano lì per dedicare cure e amore ai gatti presenti nel gattile, sono giunti al rifugio per attuare il loro solito turno.
Appena arrivati si sono resi subito conto che qualcosa non andava, notando che era ben visibile una rottura nella rete di protezione. Tutto ciò per introdursi in una delle sezioni dove i volontari ospitano i gatti.
La scena che hanno trovato di fronte ai loro occhi si è rivelata estremamente inquietante.
Questo è ciò che hanno iniziato a raccontare le componenti dell’Associazione, quando hanno spiegato ciò che era successo quella notte.
I volontari si sono ritrovati a osservare diverse tracce di sangue e queste, ovviamente, hanno suscitato una grande paura e preoccupazione in loro, i quali hanno subito temuto il peggio.
Infatti hanno capito subito che chi era entrato di nascosto lo aveva fatto con l’intento di colpire i gatti presenti nella struttura.
Il seguito del racconto di ciò che è accaduto
I volontari hanno visto che mancavano 6 gatti e la loro scomparsa ha incrementato ulteriormente le loro paure.
Dopo tale scoperta, si sono immediatamente attivati nella ricerca dei gatti spariti. Tra l’altro si tratta di un’operazione che è tutt’ora in corso.
Purtroppo durante queste ricerche, nelle ore pomeridiane di sabato è stato ritrovato il corpicino privo di vita della cucciola di soli 10 mesi. La piccola gattina che si chiamava Clara, infatti, è stata ritrovata nello spazio verde coperta da un telo e dai rami di pino. Si può immaginare quanto sia stato doloroso questo ritrovamento per i volontari che l’accudivano quotidianamente.
Sul corpo della gattina sono state fatte le analisi di genere autoptico e le stesse hanno posto in evidenza dei traumi e delle fratture provocati dalle botte. Colpi che sono stati inferti alla micetta con dei calci oppure con l’uso di un bastone.
Un’azione brutale effettuata nei confronti di una cucciola indifesa, da parte di criminali senza cuore.
La struttura ha provveduto ad allertare subito le Forze dell’Ordine, intervenute prontamente per ricostruire i fatti e per mettersi alla ricerca degli autori di questo blitz vergognoso.
Le reazioni nei confronti dei colpevoli
I volontari hanno espresso i loro stati d’animo, dicendo di essere totalmente sconvolti per via dell’accaduto. Si sentono profondamente addolorati per la perdita della piccola Clara, oltre che per la sparizione degli altri 5 gatti che si chiamano Amelia, Lucy, Romeo, Irina e Lucrezia.
In aggiunta i volontari manifestano le loro speranze, cioè di riuscire a ritrovarli ancora vivi e di riaverli nuovamente lì al gattile.
Le ricerche dunque stanno proseguendo ininterrottamente, proprio per cercare di mettere in pratica questo grande desiderio espresso dai volontari del gattile. Nel frattempo queste ore di ricerca hanno portato a un risultato positivo, ovvero quello del ritrovamento di uno dei gatti scomparsi. Si tratta esattamente di Lucy, che è stata ricondotta nella struttura dagli stessi volontari.
Adesso spetterà al Nucleo Guardie Zoofile e ai carabinieri locali, di supportare in ogni modo l’associazione così duramente colpita. Proprio come hanno fatto aiutando la presidente a fare la denuncia contro ignoti.
Le loro attività continueranno con le apposite ricerche per individuare i colpevoli di un’azione condannata da tutti. Un raid compiuto forse da qualcuno che non vuole il gattile in quella zona e che ha deciso di compiere quest’azione scellerata nei confronti dei gatti.
Una violenza inaccettabile: quello che non bisogna accettare
Come è stato detto sinora, si parla di un evento inaccettabile, poiché parla di violenza. Una violenza ai danni di esseri fragili che dovrebbero essere protetti e invece da eventi del genere si evince come questo non accada o non accada sempre. Insomma si parla di una violenza che non ha alcuna giustificazione e ci ricorda come gli esseri umani siano capaci di compiere le peggio azioni. Ecco che è importante che tutto ciò sia condannato affinché non accadano più episodi di questo genere, al fine di salvaguardare i nostri amici a 4 zampe che non meritano tanta cattiveria, ma chiedono solo tanto amore e protezione.
Eventi come questi devono ricordarci di lottare contro ogni forma di violenza, anche quella agita nei confronti di cani, gatti e tutti gli esseri che vanno rispettati. Perché davvero tutti noi meritiamo rispetto e amore.