Il pilota di Formula 1 Carlos Sainz è stato derubato a Milano di un orologio dal valore di 315mila euro. Richiesta la custodia cautelare in carcere per i tre giovanissimi aggressori.
Pessima esperienza vissuta dal Carlos Sainz la scorsa domenica a Milano. Il pilota della Ferrari è stato vittima di un’aggressione con tanto di rapina. A quanto pare il reato che ha subito non sarebbe stato casuale, bensì il frutto di un piano studiato con cura. Il campione di Formula 1, infatti, è stato preso di mira da tre giovani uomini.
Gli hanno sottratto un orologio di marca Richard Mille dal valore di ben 315mila euro.
Il pilota di Formula 1 Carlos Sainz rapinato: come si sono svolti i fatti
I malviventi sono stati assicurati alla giustizia. Sembrerebbe che uno dei tre sia addirittura un minorenne, anche se all’inizio aveva dichiarato il contrario. Il procuratore Silvia Bonardi ha richiesto la convalida dell’arresto e la custodia cautelare per tutti e tre gli autori del reato. Si sostiene che la pianificazione del crimine sia palese date le circostanze in cui è avvenuto, l’identità della vittima facoltosa e il valore cospicuo e non comune della refurtiva di cui si sono appropriati con la forza.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, uno dei rapinatori avrebbe avvicinato il pilota. Quest’ultimo si stava recando presso l’Armani Hotel. L’uomo gli avrebbe strappato con violenza l’orologio da polso Richard Mille. Gli aggressori sono tutti di età giovanissima, compresa tra 16 e 20 anni. Sarebbero, inoltre, cittadini stranieri, presenti sul territorio italiano in modo illegale. Non avrebbero un’occupazione stabile.
Sofia Fioretta, giudice per le indagini preliminari, si esprimerà oggi pomeriggio, martedì 5 settembre, in merito alla custodia cautelare in carcere per i tre malviventi. I due maggiorenni si trovano al momento presso il carcere di San Vittore; il 16enne, invece, è stato condotto in un centro di prima accoglienza. Sostengono che non ci sia stata nessuna pianificazione e che non avrebbero nemmeno riconosciuto il pilota. I tre rapinatori sarebbero arrivati da Marsiglia. Avrebbero avvicinato Carlos Sainz solo perché avrebbero riconosciuto il valore dell’orologio vistoso che portava al polso, un Richard Mille edizione Alexander Zverev.
Sarebbe stato lo stesso pilota ferrarista di Formula 1 a bloccare in via Pietro Verri uno degli aggressori. Il secondo è stato fermato in via della Spiga dal manager dello stesso Sainz. Il terzo, invece, è stato acciuffato nelle vicinanzeda un altro componente dello staff grazie all’aiuto di alcuni dei passanti.