Sono stati fermati i 5 giovani che sabato scorso hanno aggredito un ragazzo di 26 in monopattino elettrico, rapinandolo.
Si tratta di un minorenne e 4 maggiorenni, fra cui anche un trapper di nome Blackbaby. Proprio grazie a una sua canzone postata sui social, le forze dell’ordine sono riusciti ad incastrarlo insieme al resto del gruppo. Verso di loro pendono le accuse di rapina e lesioni aggravate in concorso.
Sabato 22 gennaio un ragazzo di 26 anni è stato brutalmente aggredito mentre era a bordo del suo monopattino elettrico, per poi essere derubato. Finora non si conosceva l’identità dei colpevoli ma ora sono stati arrestati grazie a un video pubblicato da uno di loro sui social.
Fra i colpevoli c’è un minorenne e altri 4 ragazzi fra i 19 e i 28 anni, come il trapper Blackbaby, brasiliano finito in carcere insieme al fratello di 24. Gli altri complici sono finiti rispettivamente ai domiciliari e con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il minorenne è in una comunità su disposizione del Tribunale.
Erano le 3.30 di sabato quando in via Giambellino i ragazzi hanno fermato la vittima per rubargli il mezzo. Il ragazzo stava tornando a casa dopo una giornata lavorativa e ha cercato di reagire ma è stato pestato, riportando delle fratture alle ossa del naso e al perone.
Oltre al monopattino elettrico gli sono stati portati via 300 euro in contanti e un paio di cuffie wireless. Dimesso con una prognosi iniziale di 30 giorni dall’ospedale San Paolo dove è stato ricoverato dopo l’aggressione, è stato ascoltato dagli agenti del Commissariato Lorenteggio, presso i quali ha anche sporto formale denuncia.
Alcuni giorni dopo c’è stata un’importante svolta, la vittima ha infatti dichiarato di aver riconosciuto alcuni dei suoi aggressori in un video dove il trapper pubblicava la sua ultima canzone sui social.
Così gli inquirenti sono risaliti a lui e al resto del gruppo, tutti residenti nel quartiere Giambellino.
L’ennesima violenza di gruppo è scattata per un motivo futile, come spesso avviene, ma pochi sono quelli che hanno il coraggio di denunciare. Per questo motivo il sindaco ha ribadito con un appello, che è importante rivolgersi alle autorità del proprio quartiere per contrastare il fenomeno delle baby gang in maniera mirata a partendo a livello locale.
Non è possibile che un ragazzo o una ragazza debbano aver paura ad andare in giro da soli o a portare con sé soldi o oggetti di valore, c’è bisogno sicuramente di più sicurezza nelle strade, la stessa che da tempo chiedono i residenti.