E’ finito in manette un 49enne pregiudicato a Milano, per la rapina in banca avvenuta lo scorso ottobre. Un impiegato era rimasto ferito.
Risale alla fine dello scorso ottobre la rapina in via XXII Marzo all’Istituto Monte Paschi di Siena. Nella giornata di oggi gli agenti hanno eseguito l’ordine di custodia cautelare per l’accusato di tentata rapina, che si trova adesso in carcere come richiesto dalla Procura di Milano. L’arresto grazie a un’impronta lasciata sulla porta di ingresso.
La rapina, tentata, lo scorso ottobre a Milano in via XXII Marzo 28 nella sede della Monte dei Paschi di Siena. Durante il furto inoltre era rimasto ferito anche un dipendente della banca. Si tratta di un impiegato, che ha riportato un taglio alla mano pare procurato da un taglierino.
L’arresto, del presunto colpevole, è avvenuto però solo nella giornata di oggi 12 novembre. Gli agenti hanno raggiunto un uomo italiano di 49 anni, pregiudicato, sotto richiesta della Procura di Milano. I carabinieri lo hanno dunque arrestato e portato in carcere eseguendo l’ordinanza di custodia cautelare. La cattura dell’uomo è stata resa possibile non solo dalle impronte ritrovate sul posto della rapina – in particolare sulla porta di ingresso della sede della banca – ma anche grazie al riconoscimento dei testimoni.
Sarebbe stato lo stesso impiegato, poi ferito durante la tentata rapina, a riconoscere il 49enne adesso sotto custodia della Procura di Milano. Come spesso è accaduto in questi mesi, anche questa rapina è stata condotta tramite la mascherina sul volto. Un escamotage molto utilizzato dai ladri nel nostro Paese, che in questo modo riescono nell’intento di non farsi riconoscere – almeno parzialmente – e allo stesso tempo di non destare sospetti.
Secondo le testimonianze, pare che il 49enne si sia avvicinato al banco chiedendo a un impiegato un modulo F24. Ma al primo momento di distrazione da parte dell’impiegato, il ladro è entrato in azione afferrandolo alle spalle e puntandogli un taglierino alla gola. A quel punto le minacce e l’ordine di farsi consegnare il denaro.
Ma il piano del ladro è in poco tempo andato in fumo, visto che per accedere al denaro contante sarebbe stato necessario digitare un codice e attendere 30 minuti per l’apertura della cassaforte. Ne sono seguiti momenti concitati, durante i quali il dipendente ha riportato una ferita alla mano molto profonda, con 40 giorni di prognosi. Temendo di non riuscire più nel suo intento, visto il poco tempo a disposizione, il ladro è dunque fuggito senza alcun bottino.