Le rapine erano arrivate al confine con la Svizzera. Tante le accuse per i 10 indagati, di cui 4 già detenuti e 2 arrestati in queste ore.
E’ stata smantellata dai carabinieri di Como e Cantù la banda che a cavallo col confine della Svizzera avrebbe compiuto diverse rapine – aggravate dall’uso di armi. E ancora le accuse di vario titolo comprendono ricettazione, porto illegale di armi, furto in abitazione e incendio.
Quattro dei presunti ladri, in totale 10 finiti sotto indagine, erano già stati arrestati lo scorso dicembre in Ticino. Risalgono ad ottobre le prime operazioni di investigazione delle forze dell’ordine, dopo diverse segnalazioni di furti in Ticino in vari distributori di benzina. I quattro uomini già arrestati lo scorso anno sono di nazionalità italiana, fermati dai carabinieri mentre si preparavano per mettere a segno un altro colpo in Svizzera.
Lo scorso martedì i carabinieri di Como e Cantù erano entrati in azione nelle province di Como, Monza-Brianza e Milano, per effettuare gli arresti di due dei componenti della banda che presumibilmente sarebbe responsabile anche di altre operazioni e rapine, tra cui furti in casa e rapine a mano armata.
Gli arresti dello scorso dicembre erano avvenuti grazie alla cooperazione degli inquirenti italiani e ticinesi, quest’ultimi pare informati proprio dai carabinieri della possibilità di un colpo della banda in una banca di Molinazzo di Monteggio. Dunque in quel frangente la polizia era riuscita ad arrestare i quattro presunti ladri, mentre le accuse sono estese in totale come detto a 10 uomini. Anche un’altra rapina sarebbe stata effettuata dalla banda, a Como in un’azienda di Grandate, risalente al gennaio del 2021.
Un’indagine che come si legge nel recente comunicato diffuso dal comando provinciale dei carabinieri di Como avrebbe testimoniato l’importanza della cooperazione tra vari distretti.
Ossia tra quelli dell’Arma comasca e la Polizia Cantonale del Canton Ticino, che grazie alla recente collaborazione hanno potuto effettuare gli arresti e condurre le indagini riguardanti i recenti atti di criminalità svolti nei pressi del confine con la Svizzera. “Testimonia e rinsalda la proficua collaborazione pluriennale“, conclude la nota, mentre l’ordinanza è stata emessa dal Tribunale di Como ed eseguita nelle province come detto di Como, Milano e Monza-Brianza.
Un’operazione iniziata nel 2021 che ha interessato rapine effettuate in distributori svizzeri al confine italiano, della banda pare dedita a furti e rapine a mano armata in entrambi i Paesi.