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Economia e Lavoro

Rate dei mutui in continuo aumento, fino a 4.200 euro in più all’anno

Le rate dei mutui continuano ad aumentare, quest’anno chi ha un casa di proprietà arriverà a pagare fino a 4.200 euro in più

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Fin dal dopoguerra la cultura della casa di proprietà in Italia è molto radicata. Per molte famiglie che hanno ereditato un immobile ereditato dai genitori o dai nonni il problema del mutuo non si pone. Ma per chi ha acquistato casa negli ultimi tempi, purtroppo, deve fare i conti con un mercato sempre meno sicuro.

Nonostante questo, secondo i dati pubblicati dall’ISTAT, Istituto nazionale di Statistica, nel 2020 i proprietari di case era pari al 75.1% contro la media europea del 70%. Si registrano molte proprietà anche nell’est Europa, dove la Roamania arriva ad un 96.1%. Sempre secondo l’ISTAT il nostro paese compra sempre meno case.

La Bce aumenta i tassi d’interesse

La percentuale, infatti è scesa, anche se, attualmente, chi vive in una casa di proprietà è ancora il 70.8% della popolazione, cioè 42.7 milioni di persone. Negli ultimi anni, nonostante le mille offerte presentate dalle banche, soprattutto per gli under 35, con tassi molto interessanti, ad oggi chi sta pagando un mutuo potrebbe trovarsi in difficoltà.

Non solo i variabili hanno visto il costante aumento della rata mensile, ma anche quelli fissi. Secondo una stima del Codacons, Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, l’impennata dell’inflazione e la decisione della Bce di aumentare i tassi d’interesse per contrastarla, hanno impattato e non poco sui mutui.

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Se si prende come termine di paragone il 2021, oggi, chi decide di aprire un mutuo a tasso variabile, arriverà a pagare fino a 4.236 euro in più rispetto agli anni passati. Se si sceglie un mutuo a tasso fisso, comunque più tutelato rispetto al primo, pagherà 3.240 euro in più, sempre rispetto agli anni precedenti.

Il Codacons ha raggiunto questi dati effettuando una simulazione e paragonando le varie tipologie di mutui che sono fra i più richiesti in Italia e con le offerte migliori. La causa principale che ci farà pagare di più è data dalla politica che mette in atto la Bce, cioè la Banca centrale Europea.

Rinegoziare i mutui

Questa, dall’anno scorso, ha ricominciato ad alzare i tassi d’interesse con lo scopo di limitare l’inflazione che, a sua volta, porta all’aumento dei prezzi di tutti i prodotti. Se aumentano i tassi d’interesse, vien da sè che chiedere un mutuo diventa più costoso. Da qui molte persone stanno aspettando condizioni economiche più favorevoli per acquistare casa.

In questo modo circola meno denaro e l’inflazione si dovrebbe abbassare. Questo sembra un metodo che funziona. Lo dicono i dati del 2023 che ha visto l’inflazione diminuire in modo costante. Questa situazione può andare bene a chi sta aspettando tempi migliori per l’acquisto della prima casa.

Per coloro che, al contrario, ha già un mutuo acceso, sta pagando una rata con tassi d’interesse decisamente più alti di quelli degli anni precedenti. La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha invitato le banche ad andare incontro alle famiglie. Secondo la preseidente, gli istituti bancari non hanno altro modo se non quello di rinegoziare i mutui, non per beneficienza, ma perchè è nel loro interesse avere debitori sani e non insolventi.

Published by
Liana Cinelli