Il reddito di cittadinanza sta uscendo definitivamente dai radar. Alcune categorie di persone, però, potranno continuare a percepire il RdC fino a fine anno. Ecco il motivo.
Dopo pochi anni dalla sua introduzione, il RdC abbandonerà la scena per essere sostituito da altre misure assistenziali. Il Governo Meloni, infatti, nella nuova Legge di Bilancio del 2023 ha deciso di dare un taglio alla misura introdotta nel 2019 e fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle.
Nonostante da luglio è iniziato lo stop all’erogazione del reddito a molti nuclei familiari che ne hanno avuto il diritto negli anni scorsi, sono ancora diverse le categorie di persone che potranno beneficiare di questo assegno nei prossimi mesi. Ci riferiamo a diverse persone che rientrano nella cosiddetta fascia dei “non occupabili“.
Nonostante alcune persone abbiano ricevuto la notifica riguardante il termine dell’erogazione del RdC già in questo periodo, il tutto verrà rinviato fino a fine anno. Fino al 31 dicembre del 2023, quindi, alcuni cittadini italiani continueranno a ricevere sul proprio conto corrente l’assegno spettante.
Chi percepisce il RdC può mantenere il diritto all’erogazione in questo 2023 nel limite dei 7 mesi. Tutti quelli che avranno attivato quest’anno – dopo gennaio – questa vecchia misura assistenziale, potranno goderne nel limite di tempo di questi 7 mesi. Una volta terminati, ecco che l’erogazione si interromperà in via automatica.
Quali sono, invece, le categorie che potranno beneficiare del reddito fino alla fine dell’anno in corso? Cosa succederà dopo? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Chi è stato o sarà preso in carica dai servizi sociali entro ottobre 2023, tutti i minorenni, i disabili e le persone over 60 avranno diritto all’erogazione del reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023. Tutto questo, ovviamente, al netto del rispetto dei requisiti. Si tratta dei cosiddetti “non occupabili”.
Dal primo gennaio in poi, però, anche queste categorie dovranno dire addio al Rdc. La misura verrà sostituita da una misura che vedremo fra poco.
Le persone “occupabili“, invece, hanno già visto interrompersi l’erogazione del reddito di cittadinanza a partire dal mese di luglio o il tutto verrà ufficializzato in questo mese di agosto o a settembre. Molto dipenderà da quando scadrà il limite delle 7 mensilità di ricezione previsto per questo 2023.
Per questi cittadini, il Rdc verrà sostituito dal cosiddetto Supporto per la formazione e il lavoro. Di cosa si tratta? In pratica, le persone “occupabili” riceveranno un bonus di 350 euro al mese per 12 mensilità in totale, a patto di rispettare un determinato requisito di reddito (massimo 6 mila euro all’anno di ISEE), ma non solo.
Di seguito, analizzeremo questo dettaglio e vedremo anche come sarà sostituito il Rdc per i “non occupabili“ a partire dal prossimo primo gennaio 2024. Ecco tutto quello che devi sapere in merito.
L’erogazione del bonus da 350 euro al mese per le persone occupabili inizierà a partire dal primo settembre, a patto che essi inizino a frequentare dei corsi professionali in via obbligatoria. Si tratterà, in pratica di una misura assistenziale volta a favorire l’ingresso nel mondo del lavoro ai disoccupati. Il reddito di cittadinanza sarà sostituito da una misura in grado di generare lavoro effettivo in futuro.
Per i “non occupabili”, invece, la situazione sarà del tutto diversa. Il RdC verrà sostituito dal cosiddetto Assegno di Inclusione a partire dal mese di gennaio del 2024. Come anticipato, infatti, queste categorie di cittadini continueranno a percepire sul proprio conto il reddito di cittadinanza fino alla fine di questo 2023.
All’interno di una specifica famiglia sarà necessario rispettare alcuni requisiti specifici per poter ricevere questo assegno assistenziale. Il reddito familiare dovrà essere inferiore ai 6 mila euro all’anno e quello immobiliare minore di 30 mila euro.
L’assegno andrà dai 6 mila euro ai 7 mila e 560 euro all’anno. Per questo secondo caso, sarà necessario che in famiglia ci sia una persona con più di 67 anni, un disabile grave o una persona non autosufficiente.