Dopo più di una settimana di lavori, alla fine è stata recuperata “Good…uria”, la barca affondata nel Lago Maggiore il 28 maggio.
Nella mattinata di ieri venerdì 9 giugno, intorno a mezzogiorno, si sono finalmente concluse le operazioni di recupero dell’imbarcazione “Good…uria”, naufragata il 28 maggio nei pressi di Lisanza sul Lago Maggiore.
Tragicamente, l’incidente ha provocato la morte di quattro persone: Anna Bozhkova, la moglie dell’armatore della barca, Claudio Carminati, oltre a Claudio Alonzi, Tiziana Barnobi ed Erez Shimoni.
La casa galleggiante affondata è stata recuperata dal verricello di una grande gru, che è stata poi trasportata su una chiatta galleggiante.
Il relitto è stato successivamente portato a terra per essere esaminato, come da disposizione della Procura di Busto Arsizio, che sta indagando su Claudio Carminati sia per omicidio colposo che per naufragio colposo.
Nel momento in cui si è verificato l’incidente, la barca lunga 16 metri, battente bandiera slovena, trasportava un totale di 25 persone.
Di questi, 21 erano membri dei servizi di intelligence, con vittime provenienti sia da organizzazioni italiane che israeliane.
Mentre la cronaca ufficiale descrive il raduno come una festa di compleanno, le indagini in corso cercano di scoprire il vero motivo che sta dietro all’incontro avvenuto nel cuore del Lago Maggiore.
Questa particolare imbarcazione è stata progettata per fornire visite guidate ai turisti sul Lago Maggiore.
In base agli annunci specializzati, la nave aveva la capacità di contenere un massimo di 15 persone. Il giorno dell’incidente, però, a bordo c’erano 23 passeggeri, tra cui due membri dell’equipaggio, lo skipper Carminati, e la sua consorte che, tragicamente, non sopravvissero al naufragio.
Numerose domande nascono dalla palese violazione delle norme di sicurezza che ha provocato questo grave incidente.
Sarà fondamentale accertare i fattori che hanno consentito l’imbarco di un numero di passeggeri superiore alla capacità consentita, mettendo in pericolo la vita di tutti i passeggeri a bordo.
Il benessere dei passeggeri deve essere della massima importanza nell’ambito del trasporto nautico.
Lo sfortunato incidente della tragedia “Good…uria” si pone come un doloroso promemoria dell’importanza di aderire alle norme e alle linee guida di sicurezza per garantire la protezione di tutti coloro che scelgono di trascorrere del tempo sulle acque del Lago Maggiore.
L’augurio dei parenti delle vittime e degli amanti delle gite sul lago è che le indagini in corso portino ad un maggior senso di consapevolezza e responsabilità in merito alla sicurezza delle imbarcazioni turistiche.
Ciò al fine di prevenire eventuali futuri incidenti di simile natura e salvaguardare la vita di chi si avventura nelle splendide acque del Lago Maggiore.