Il primo settembre si avvicina sempre di più, si tratta del giorno in cui dovrebbe iniziare il supporto per la formazione e il lavoro (Sfl). Per chi non lo sapesse è il miniassegno da 350 euro al mese valido per la categoria degli “occupabili”, che hanno perso il sussidio Reddito di cittadinanza.
Il via libera al decreto attuativo è stato dato dalla Corte dei conti. L’idea è della ministra del Lavoro Marina Calderone. Il disegno è riguarda tutti coloro che sono considerati occupabili, che perderanno o che hanno già perso il “Reddito di cittadinanza”.
Si tratta di una categoria che comprende giovani e non, di età compresa tra 18 e 59 anni, ovvero 159mila persone che sono state contattate tramite sms dall’Inps. L’inps dapprima ha comunicato la decadenza dal beneficio e adesso provvederà a inserire ciascun utente nella lista della formazione.
Secondo i dati della stessa ministra Calderone, dei 159mila, ad essere attivabili sul mercato del lavoro sono soltanto 112mila persone. Tra loro ci sono per esempio gli ex percettori del Reddito, tutti coloro che non hanno in famiglia un minore, oppure un disabile o un over 6. Poi coloro che non sono invalidi o con problemi di inserimento nella società. Il 15% delle persone risulta già essere iscritto ad una misura di politica attiva.
La differenza tra reddito e supporto è che quest’ultimo è individuale e quindi non ha a che fare con la famiglia. Di conseguenza a percepire l’aiuto possono essere entrambi i coniugi che possono ricevere un assegno da 350 euro mensili rientrando nei requisiti. A richiederlo possono essere tutti coloro che percepiscono l’Assegno di inclusione con disabili o anziani nel nucleo.
Per chi non lo sapesse, il Supporto per la Formazione e il Lavoro è da richiedere online all’Inps, oppure tramite i patronati personalmente. Dal 1° gennaio 2024, possono fare la richiesta anche i caf. Una volta avanzata la domanda, dopo la verifica dei requisiti, il richiedente scopre se la domanda è stata accettata tramite l’agenzia delle entrate.
Nel caso in cui la domanda dovesse essere accettata si passa alla seconda fase, ovvero alla firma del “patto di attivazione digitale. La persona interessata quindi viene convocata dal servizio per il lavoro con cui stipula il patto di servizio personalizzato. In tutto questo iter, potrebbe essere una differenza tra Nord e Sud. Bisogna attendere per scoprire i dettagli. Dopo la stipula del patto, il Siisl, individua o riceve le offerte di lavoro o di accompagnamento al lavoro e le comunica alle persone interessate.
I 350 euro al mese vengono erogati soltanto se la persona coinvolta, partecipa alle attività, che dovrebbero essere dei semplicissimi corsi online. Il programma Gol, si occupa della registrazione della presenza di ciascun utente. Per quanto riguarda il pagamento, il miniassegno viene pagato ogni mese, fino ad un massimo di 12 mesi, senza ripetizione. I richiedenti che non hanno frequentato la scuola dell’obbligo, devono frequentare i corsi.