Sarà Attilio Fontana Bis. Il leghista si aggiudica il 56,3% dei voti, mentre Majorino che vince a Milano il 32,7%. Astensione da record.
Solo il 41,7% degli aventi diritto si è presentato ai seggi nella due giorni di votazioni in Lombardia. E’ il dato più basso di sempre (71% nel 2018) per una delle regioni in Italia con la percentuale storicamente tra le più alte. Letizia Moratti chiama alla cultura al voto, fondamentale per la democrazia, mentre Majorino vince nella sua Milano che si conferma “democratica”. Fratelli d’Italia ancora primo partito.
Regionali, Attilio Fontana fa il bis: Majorino ammette la sconfitta
I dati reali delle Regionali in Lombardia, dopo la due giorni di votazione – andata avanti tra ieri dalle 7 alle 23 e oggi dalle 7 fino alle 15 – non lasciano spazio a dubbi. Sarà Attilio Fontana ancora una volta a guidare la Regione, vincendo le elezioni per la seconda volta di fila dopo il 2018. Per Majorino che ha ammesso la sconfitta magra consolazione rimane Milano, città nella quale il Pd trionfa insieme al suo candidato. Ma se il capoluogo meneghino ha scelto i democratici, lo stesso non si può dire per il Bergamasco, ad esempio, che conferma il centrodestra dopo al gestione post Covid.
Secondo quanto riportato da Consorzio Opinio Italia per Rai inoltre a votare il centrodestra sarebbero stati maggiormente gli over 35, mentre i giovani avrebbero espresso la propria preferenza sul candidato di centrosinistra. Letizia Moratti al terzo posto si è aggiudicata il 9,44% dei voti, si è detta interessata – nelle recenti apparizioni televisive a spoglio ancora in corso – al congresso del Pd, parlando di ripartenza tra proposte riformiste, liberali e moderate. Moratti ha poi ringraziato per il sostegno Azione e Italia Viva: “Compagni di viaggio ottimi, abbiamo lavorato bene“, soffermandosi anche sull’astensionismo.
Con il 41,7% degli aventi diritto, quello delle Regionali 2023 diventa il dato più basso di sempre in Lombardia. Basti guadare al 2018 e al 71%. Una sconfitta secondo Letizia Moratti, che invita a incentivare al voto i cittadini: “Una condizione necessaria per la democrazia”. Un record negativo che fa riflette, senza dubbio, considerando anche come le politiche del 2022 avevano fatto registrare in tutto il Paese un calo di 9 punti sempre rispetto al 2018 (con il 63,9% contro il 73% del 2018).
Dopo la vittoria di Fontana, a scrutini ancora in corso, la Lombardia – con la vittoria del centrodestra anche nel Lazio con Rocca – diventa la 15esima Regione italiana guidata dal centrodestra, mentre al Pd rimangono – considerando la Valle d’Aosta come giunta autonomista – solo Puglia, Campania, Emilia-Romagna e Toscana. Dati che rendono bene l’idea del contesto politico, tra affluenza e consenso incanalato verso chi sta governando il Paese.