Nove arresti sono stati portati a termine oggi a Milano, all’interno del campo nomadi di via Bonfadini. Le persone in questione, sono state arrestate per furto e spaccio ma anche per altri reati.
La polizia locale di Milano, questa mattina durante un’operazione che ha coinvolto i Carabinieri, ha eseguito 9 ordinanze di custodia cautelare.
Le manette sono scattate per 9 nomadi che sono stati accusati di associazione a delinquere, ricettazione, spaccio e furto. In seguito saranno processati e solo allora potranno scoprire quali conseguenze saranno costretti a pagare per i reati commessi.
Si procede con l’identificazione dei 9 nomadi coinvolti, cosa succederà adesso
Le procedure per l’identificazione delle persone coinvolte, procedono lentamente nel corso di queste ore. Si attendono quindi notizie in merito a ciascuno degli arrestati e alle conseguenze. La zona in questione è conosciuta alle forze dell’ordine oltre che alla cronaca. Questo perché la via Bonfadini è nota non soltanto ai milanesi o alle zone vicine, come quella di Raid, blitz e molto altro ancora da anni.
Inizialmente era un’area di sosta attrezzata per le roulotte. Poi si è trasformata lentamente in una zona di degrado, dove le famiglie abitano notte e giorno. Molte famiglie qui si sono allacciate abusivamente al gas, all’elettricità e alla rete fognaria. Vivono tra l’abusivismo e reati di vario genere tra cui spaccio e furto.
Chi vive nei dintorni dice di non aver mai visto, sentito o notato nulla di strano
Questo è quanto ha raccontato un’inviata del TG satirico Striscia la notizia qualche mese fa, mostrando dapprima un cimitero di automobili che apre la strada ad un campo Rom a tutti gli effetti. Qui vivono spacciatori, persone che vivono di urti e vari reati tra macchine bruciate, mercati di frutta e verdura e molto altro.
Nei dintorni poi vivono anche persone che alle domande dell’inviata, rispondono di non saper nulla, di non essere assolutamente informate, di non aver visto o sentito nulla di strano, mai. L’omertà fa da padrona perché evidentemente la situazione è più rischiosa di quel che si pensa.
Il campo è nato nei primi anni 80, poi è stato chiuso a maggio del 2021 dalla Polizia locale. Ma in realtà non è mai stato veramente chiuso. Qui avviene un maxi giro di rifiuti, rottami e spaccio da sempre. Forse però questa volta è arrivato il momento di entrare in azione, agire e risolvere definitivamente un problema alquanto grave e pesante.