Con riferimento all’articolo “Quanto vengono pagati i testimoni di Geova? La cifra
che non ti aspetteresti”, a firma di Andrea Giove e pubblicato sul sito
imilanesi.nanopress.it domenica 16 aprile 2023, ci preme
ribadire che, contrariamente a quanto affermato nell’articolo, i Testimoni di Geova
non sono una setta, ma una confessione religiosa giuridicamente riconosciuta.
Come affermato dal CESNUR, tra i più importanti centri di studio sulle religioni a livello
mondiale, i Testimoni di Geova hanno “una storia più che secolare” e rappresentano
“certamente la maggiore realtà organizzata in modo unitario presente nel Paese
dopo la Chiesa cattolica”. In merito all’uso del termine “setta”, la nota studiosa
Raffaella Di Marzio ha dichiarato: “Ormai la setta è diventata un vero e proprio
stigma, come usare i termini ‘negro’ ed ‘ebreo’. Proprio per questo il Consiglio
d’Europa ha più volte invitato tutti gli stati membri a non usare questo termine, ma
a sceglierne altri”.
Teniamo a precisare che i Testimoni di Geova non impongono regole o codici di
comportamento ai fedeli. Ciascuno è libero di seguire gli insegnamenti biblici nella
propria vita.
Infatti chi decide di diventare Testimone di Geova lo fa dopo aver
studiato e accettato volontariamente ciò che dice la Bibbia.
Infine, come spiegato chiaramente nel nostro sito web ufficiale, jw.org, “seguendo il
modello dei cristiani del I secolo, i Testimoni di Geova non sono divisi in clero e
laicato.
Tutti i Testimoni battezzati sono ministri ordinati e prendono parte
all’opera di predicazione e istruzione biblica. […] Lo fanno senza ricevere alcuna
retribuzione.” I nostri ministri non si fanno pagare per servizi religiosi come
battesimi, funerali o matrimoni. Informazioni affidabili sui Testimoni di Geova sono
disponibili in oltre 1.000 lingue sul nostro sito ufficiale, jw.org.