Rho, la fuga del motocicista pirata e la sparatoria in Francia

Finisce così la fuga del motociclista pirata che era ricercato dallo scorso agosto. I dettagli dell’arresto e della conseguente sparatoria avvenuta a Cannes.

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Il motociclista in questione era ricercato, poiché per sfuggire alla Polstrada imboccò la A4 Milano-Torino in contromano. Le sue ricerche sono terminate con il suo arresto. Prezioso è stato il lavoro degli agenti e le ricerche internazionali che hanno permesso l’individuazione del ragazzo, in fuga ormai da mesi.

La fuga del motociclista: i dettagli del caso

Come è stato accennato poco fa, il giovane motociclista di Rho, appena ventenne, era fuggito e ancora non si era sulle sue tracce fino al momento del suo arresto avvenuto qualche mese  fa.

La sua fuga è infatti finita nello stato francese con una sparatoria.

Ecco che dopo ben sei mesi di ricerche, si è arrivati a scovare il motociclista pirata di Rho che ora è in carcere con varie accuse.

Diverse sono state le indagini fatte per risalire al ragazzo, indagini che sono state coordinate dalla Procura di Vercelli e solo ora la Questura di Alessandria ha reso noto i fatti accaduti, nonostante la risoluzione del caso risalga all’8 Ottobre scorso.

Al ragazzo sono stati contestati oltre che gli aspetti penali anche la guida senza patente e il fatto di non aver rispettato il codice delle strada, per un importo che va da 7.800 fino a un massimo di 41.500 euro.

I dettagli della fuga del ragazzo: cos’era successo?

Ma facciamo un passo indietro: il fatto di cui si parla solo ora è accaduto il 26 Agosto, data in cui il ragazzo nell’area di servizio Sesia Est sull’A26 Genova – Gravellona Toce, fuggì via per evitare un controllo.

Posto di blocco
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Il motociclista infatti quando vide la pattuglia della Stradale non perse tempo, indossò in modo veloce il suo casco e partì per imboccare l’uscita in contromano.

La pattuglia lo ha inseguito per circa mezz’ora e lo stesso ha continuato imperterrito a percorrere sempre in contromano il raccordo con la A4 Torino – Milano fino a far perdere le sue tracce. A tal proposito c’è da dire che la motocicletta su cui il ragazzo era a bordo era anche rubata e il furto era avvenuto giorni prima in provincia di Varese.

Il ragazzo era stato già segnalato alle forze dell’ordine per ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.

Il risultato delle indagini: la fine delle ricerche

Dopo vari mesi di ricerche finalmente si è risolto questo caso: attraverso le ricerche internazionali l’8 Ottobre scorso le forze dell’ordine hanno individuato il ragazzo vicino a Cannes. A seguito di uno speronamento della Gendarmeria in un posto di controllo, per bloccarlo i gendarmi stessi hanno dovuto sparare alcuni colpi di arma da fuoco.

Ecco che il tutto  è finito proprio con una sparatoria che è stata resa inevitabile proprio dal comportamento del ragazzo che ancora una volta ha cercato di sfuggire a un posto di blocco. Ma questa volta non ci è riuscito.

Ora sul ragazzo grava l’accusa di tentato omicidio di pubblico ufficiale. Fino alla fine il ragazzo ha cercato di farla franca attraverso uno speronamento che non ha fatto altro che aggravare la sua situazione già delicata di per sè.

Il ruolo degli agenti e la fine di questo caso: giustizia è stata fatta

Finiscono così i due mesi di fuga in moto: con la cattura del ragazzo a Cannes grazie agli agenti che hanno fatto un ottimo lavoro.

Agenti di polizia
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Il giovane di Rho non aveva rispettato l’alt e per questo aveva commesso un’infrazione, la stessa che ha fatto in Costa Azzurra a un posto di controllo.

Per fortuna è stato arrestato grazie agli agenti della polizia stradale di Alessandria e come detto oltre ad essere stato accusato di tentato omicidio nei confronti di un poliziotto dalla magistratura francese, la polizia di Casale Monferrato ha provveduto a contestargli degli illeciti a livello amministrativo e per l’infrazione del codice della strada che possono sfiorare un importo di 41 mila e 500 euro.

Nonostante i ripetuti tentativi di sfuggire alla legge, il ragazzo pagherà per quello che ha fatto e come si dice in questi casi, giustizia è stata fatta, anche se a distanza di diversi mesi e di diverse indagini che non si sono mai fermate.

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