Dopo la frana dei giorni scorso, con un treno merci che è stato sviato, è stata nuovamente riaperta l’importantissima linea ferroviaria Gallarate-Luino.
Dopo essere stata chiusa per una frana causata dal maltempo, è ora riaperta la linea ferroviaria Gallarate-Luino, compresa quella tra Luino e Laveno in provincia di Varese, dove è deragliato un treno merci.
Secondo quanto comunicato da Rfi, l’infrastruttura ferroviaria è stata ripristinata a seguito della rimozione del treno e dei detriti crollati all’ingresso della galleria.
Al fine di ripristinare rapidamente la viabilità, ha collaborato a questo progetto un team di oltre 90 tecnici, composto sia da personale RFI che da imprese appaltatrici.
Nella notte tra il 6 e il 7 giugno del 2023 un treno merci è stato sviato nella galleria del Sasso Galletto della linea ferroviaria che collega Gallarate a Zenna, in provincia di Varese.
Per ripristinare l’area interessata, i treni tra Luino e Laveno sono stati fermati e i treni merci sono stati deviati o riprogrammati.
I rapporti indicano che il convoglio deviato era composto da diciotto vagoni e una locomotiva, ed è stato sviato a causa di una frana che ostruiva i binari.
Questa linea ferroviaria è fondamentale per il trasporto internazionale di merci, in quanto funge da asse principale per i treni in partenza o in arrivo al terminal Hupc di Busto Arsizio-Gallarate e in viaggio da o per la ferrovia del Gottardo.
Nel 1930 il padre di Dario Fo ricopriva la carica di capostazione della ferrovia che collegava Luino, Sesto Calende e Gallarate.
Tuttavia, la nostalgia non è al centro dell’attenzione in quest’ambito. Nel giro di cinque anni, la regione del Lago Maggiore divenne una componente essenziale del commercio mondiale.
In particolare, l’Unione Europea riconobbe il corridoio merci Rotterdam-Genova come il più vitale per il futuro economico dell’Eurozona.
Il progetto svizzero AlpTransit fungeva da hub cruciale, collegando le due città attraverso un tunnel che si estende per 57 chilometri sotto il San Gottardo, con il tunnel del Monte Ceneri il cui completamento è stato portato a termine nel 2022.
I due super tunnel sono costati 24 miliardi di franchi e hanno rimosso barriere secolari che impedivano alle merci di viaggiare sotto le montagne.
Tuttavia, affinché i treni che escono dai tunnel raggiungano Genova e attraggano le navi cinesi, devono viaggiare ad alta velocità e rispettare determinati standard: i treni devono essere alti 4 metri, pesare 2.000 tonnellate, essere trainati da un’unica locomotiva, evitare forti pendenze, e misurano fino a 750 metri di lunghezza.