Le lire più antiche possono davvero valere tantissimo: questa moneta ha un valore di 33.000 euro, chi la possiede può gioire.
Le case dei nostri genitori e dei nostri nonni sono ricche di oggetti antichi, a cui molto probabilmente siamo anche profondamente legati. Tuttavia, non è raro che alcuni di questi oggetti possano avere un valore piuttosto elevato. Spesso non ci si rende conto che nei cassetti, nelle credenze, negli armadi, nelle cantine e nelle soffitte delle vecchie abitazioni possono trovarsi alcune piccole fortune. Ad esempio basta cercare con attenzione per far saltare fuori qualche vecchio mobile, che può interessare molto gli appassionati di antiquariato. Al tempo stesso è facile trovare vecchi francobolli, magari di molti decenni fa, che fanno ovviamente gola ai collezionisti.
Le monete antiche sono sempre molto ricercate dagli appassionati di collezionismo e dai numismatici. Oggi il popolo italiano è ormai abituato a usare l’euro, introdotto nel nostro Paese da oltre 20 anni.
Tuttavia in molti non hanno dimenticato la lira, ovvero il conio che circolava in Italia prima del 2002. Basta fare un giro nelle stanze di qualche vecchia casa per aumentare molto la probabilità di imbattersi in qualche moneta di tanti anni fa. Alcune di queste possono valere davvero tanti soldi, specialmente quelle che presentano qualche imperfezione o anomalia.
Tra le monete più comuni spiccano le 100 lire, realizzate in Italia in moltissimi formati. Quello che non sanno in molti è che le 100 lire erano in vigore ancora prima del 1861, anno dell’Unità d’Italia.
Il re Carlo Alberto di Savoia, infatti, le introdusse nel Regno di Sardegna, pertanto parliamo di un pezzo davvero molto antico. Ovviamente la moneta da 100 lire in questione ha un valore molto elevato: il pezzo più ricercato dai collezionisti è quello emesso nel 1837. Quali sono le caratteristiche estetiche di questa moneta?
Dando uno sguardo sul davanti notiamo subito la presenza della testa del sovrano, padre di Vittorio Emanuele II. Il capo del re si rivolge a sinistra e tutto intorno si può leggere la scritta ‘CAR. ALBERTVS D. G. REX SARD CYP ET HIER’. Il nome dell’autore di questo pezzo, Ferraris, è chiaramente visibile sul taglio del collo, mentre basta dare un’occhiata più in basso per individuare l’anno in cui è stata coniata questa moneta (il 1837, appunto).
Se, invece, guardiamo la moneta da 100 lire sul rovescio troviamo l’effigie sabauda, con tanto di corona reale ad arricchire il tutto. I più attenti noteranno anche il collare dell’Annunziata, con tre rami di alloro intorno.
Nella parte inferiore viene riportata la dicitura ‘L.100’, mentre la scritta che compare intorno al bordo del pezzo è ‘DVX SAB GENVAE ET MONTISF PRINC. PED. &’.
Come si può facilmente intuire da queste caratteristiche così particolari, la moneta da 100 lire del 1837 ha un valore davvero molto elevato, anche perché i pezzi prodotti sono soltanto 3.885.
Quanto vale, allora, questo pezzo così ricercato? Nel 2017, durante un’asta, la moneta in questione è stata venduta per 33.000 euro. Si trattava di un pezzo ‘quasi fior di conio’, ovvero vicino al più alto grado di conservazione. Ciò vuol dire che la moneta da 100 lire del 1837 in ‘fior di conio’ potrebbe raggiungere una cifra ancora più alta.