La nuova riforma fiscale 2023 del governo Meloni introduce delle novità molto importanti in termini di IRPEF: ecco quali.
La popolazione italiana sta vivendo grosse difficoltà in termini economici a causa dei rincari che si sono accumulati nel corso dell’ultimo periodo. I più gravosi sono stati senza dubbio quelli riguardanti i costi dell’energia, che hanno costretto molte persone a ricevere bollette di luce e gas con cifre astronomiche. Non è tutto, perché chiunque si è recato al supermercato negli ultimi mesi ha potuto rendersi conto di come i prezzi siano decisamente lievitati. Una situazione che crea grossi disagi alle famiglie italiane, specialmente a quelle che già facevano molta fatica ad arrivare alla fine del mese.
Riforma fiscale 2023, cosa cambia: tutti i dettagli
Il governo sta cercando di mantenere una serie di bonus e incentivi che dovrebbero aiutare a reggere l’urto di questi aumenti. Oltre a queste importanti misure di sostegno, l’esecutivo guidato dalla premier Giorgia Meloni è al lavoro anche su una nuova riforma fiscale, che dovrebbe contenere novità molto interessanti.
La buona notizia è che la Camera ha già provveduto ad approvare il disegno di legge, pertanto non rimane che l’ultimo passaggio, ovvero l’approvazione in Senato.
Quali sono le novità principali introdotte in questa nuova riforma fiscale? Prima di tutto bisogna segnalare le modifiche all’IRPEF, vale a dire una riduzione ulteriore degli scaglioni.
Per farla breve, con la nuova riforma si passerà da quattro a tre aliquote progressive per l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Per arrivare a questo risultato l’idea è quella di accorpare i primi due scaglioni.
Proprio grazie a questo raggruppamento, il sistema diventerebbe di tre aliquote progressive, con i redditi fino a 28.000 euro che avranno un’aliquota del 23%. Si sale al 35% per i redditi che vanno da 28.000 a 50.000 euro, mentre per quelli che superano la soglia di 50.000 euro l’aliquota sarà del 43%.
Per essere più chiari, l’accorpamento voluto dal governo Meloni per portare gli scaglioni da quattro a tre viene incontro a coloro che hanno redditi che vanno da 15.000 a 28.000 euro. Per questi soggetti, infatti, scatterà una riduzione del 2% dell’IRPEF, pertanto potranno pagare meno tasse.
Quanto si paga di IRPEF
Tanto per fare qualche calcolo, con un reddito da 25.000 euro il lavoratore non andrà più a pagare il 25% di aliquota progressiva, bensì il 23%. Pertanto il pagamento non sarà più di 5.950 euro ma di 5.750 euro, con un risparmio di 200 euro all’anno sull’IRPEF.
Si tratta senza dubbio di una novità significativa che andrà a interessare moltissimi cittadini italiani, ma non è comunque l’unico aspetto peculiare di questa nuova riforma fiscale.
L’altra caratteristica rilevante di questa riforma è la profonda modifica nel sistema di deduzioni e detrazioni. Nel dettaglio, il cambiamento più importante sarà quello relativo agli straordinari e alle tredicesime, che potranno godere di una tassazione agevolata.
Infine, non sembra esserci margine per la pace fiscale di cui si era parlato molto negli ultimi tempi. Per l’eventuale condono delle cartelle esattoriali non pagate non c’è al momento alcuna novità. Vedremo se nelle prossime settimane emergeranno ulteriori sviluppi.