Rimborso 730, a partire dal 2 maggio, sul portale dell’Agenzia delle Entrate, sarà disponibile la versione precompilata del modello utile per presentare i redditi dello scorso anno.
Chiunque potrà compilarlo e trasmettere i dati all’Agenzia delle Entrate per ottenere il rimborso spettante..
Il datore di lavoro, per conto dell’erario svolge tante operazioni che poi permettono di avviare il rimborso delle somme a cui il lavoratore ha diritto, entro la fine dell’anno.
Dipendenti e pensionati, ecco cosa cambia
Per quanto riguarda i dipendenti, il sostituto d’imposta effettua il rimborso a partire dal mese di luglio in poi. Questo in genere viene corrisposto in busta paga tranne in casi particolari in cui è il dipendente stesso a richiedere il rimborso nel mese di dicembre. Ovviamente il discorso cambia per quanto riguarda i pensionati. In questo caso infatti è direttamente l’ente a occuparsi del rimborso delle somme da agosto o settembre in poi.
Come accelerare i tempi delle verifiche e dei pagamenti del rimborso 730
L’Agenzia delle Entrate, nei mesi successivi alla presentazione della documentazione da parte di ogni lavoratore o pensionato, effettua il controllo, per poi inviare il rimborso entro il sesto mese. I pensionati che indicano l’INPS come sostituto d’imposta, hanno diritto al rimborso direttamente nel cedolino di agosto. Proprio come è accaduto nel 2022, in questo caso nulla è cambiato.
Invece se non vengono indicati i sostituti d’imposta, l’amministrazione finanziaria dell’Agenzia delle Entrate si occupa direttamente del rimborso che avviene in base alle tempistiche di elaborazione delle diverse pratiche. Per rendere il tutto ancora più rapido del normale, bisogna fornire le coordinate bancarie all’istituto. In questo modo l’istituto ha già tutto ciò che serve per completare le operazioni. Sempre per velocizzare, si consiglia di presentare la domanda on-line utilizzando il modello firmato in digitale.
Il modello in digitale tra l’altro può essere trasmesso attraverso la PEC a qualunque direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate. Per cui non c’è nulla di più rapido e pratico. Assolutamente conveniente. In alternativa si può anche scegliere di consegnare a mano il modello all’ente che si occupa del rimborso 73o. In questo caso ciò che conta è ricordarsi di allegare la copia del documento d’identità per eventuali o opportune modifiche.