Bimbi con due papà: ecco l’importante annuncio del Primo Cittadino milanese che ha affermato che Milano ricomincia la trascrizione all’anagrafe dei figli che hanno due papà.
Un grande e rilevante annuncio, quello dichiarato da Beppe Sala. Una notizia che ha potuto rendere pubblica, dopo aver ricevuto il via libera da parte del ministero. Quella annunciata è certamente una novità di enorme rilievo, per la città e per chi vi abita. Diciamo che si tratta di un ritorno, seppur in forma parziale, alla civiltà.
Bimbi con due papà: cosa si sta verificando a Milano
In seguito al fermo avvenuto durante i mesi scorsi, nel capoluogo lombardo si ricominciano quindi a trascrivere gli atti di nascita, correlati a quei bambini nati all’estero che hanno due padri.
Un annuncio accolto con estrema gioia e soddisfazione, da parte dei diretti interessati, quello che Sala ha provveduto a pronunciare ufficialmente.
Difatti il sindaco di Milano ha provveduto a dare questo annuncio attraverso un apposito video pubblicato sui social. Il contenuto del suo discorso si basa fondamentalmente sul fatto che, finalmente, il Comune di Milano avrà di nuovo la possibilità di poter riprendere questa specifica attività.
In questo caso si fa riferimento alla trascrizione degli atti di nascita di quei bimbi che sono nati fuori dall’Italia e che hanno due papà.
Una possibilità fattibile anche se si dispone della sola indicazione da parte del genitore biologico. Questo è quanto ha dichiarato il sindaco Sala nel suo video pubblicato su Facebook.
Ecco cosa ha detto:
“Il Comune di Milano potrà finalmente riprendere la trascrizione degli atti di nascita di minori nati all’estero con due papà, anche se con la sola indicazione del genitore biologico. Questo passo avanti rispetto al quadro degli scorsi mesi, è successivo al quesito da noi posto al ministero dell’Interno a seguito dello stop di inizio anno ai riconoscimenti e alle trascrizioni degli atti di nascita dei bambini e delle bambine delle coppie omogenitoriali e la risposta del ministero è stata favorevole.”
Si tratta indubbiamente di un grande passo avanti, eseguito attualmente, se paragonato alla situazione che si era venuta a creare solo pochi mesi fa.
Bimbi con due papà: i passaggi effettuati dal Comune milanese
Un netto miglioramento e una presa di posizione favorevole in questo senso, dopo il quesito che loro avevano posto nei confronti del Ministero dell’Interno.
Ciò subito dopo aver dovuto fermare agli inizi dell’anno, i riconoscimenti e pure le trascrizioni di questi atti di nascita. Questi ultimi strettamente correlati alle bambine e ai bambini di quelle coppie definite come omogenitoriali.
Adesso finalmente il sindaco milanese ha potuto dire che la risposta in tal senso da parte del Ministero si è rivelata del tutto favorevole.
Palazzo Marino in più occasioni aveva scritto al Ministero dell’Interno, per fare un’esplicita richiesta al Governo. Difatti il sindaco in prima persona aveva provveduto a manifestare il suo disappunto, nei confronti della decisione presa e messa in atto agli inizi del nuovo anno.
Ecco il motivo per cui Palazzo Marino aveva contattato il Ministero per poter trascrivere in anagrafe questi atti di nascita. Con un riferimento rivolto quantomeno al genitore risultante quello biologico. Così da evitare che il minore potesse trovarsi in territorio italiano e soprattutto nel capoluogo lombardo, senza poter disporre di alcun atto che certificasse il legame col suo nucleo familiare.
Tutto questo ovviamente comportava molteplici difficoltà correlate.
Le considerazioni del Primo Cittadino
Il sindaco milanese ci ha tenuto poi a precisare che si tratta dell’annuncio di quella che viene definita come una piccola semplificazione.
Inoltre ha aggiunto che per loro è fondamentale rinnovare la loro totale vicinanza e quella dell’intera cittadinanza, nei confronti della comunità arcobaleno.
Beppe Sala ha dichiarato con fermezza che loro gli sono accanto e che continueranno sempre a combattere al loro fianco, in ogni circostanza.
Sala ha proseguito il suo discorso sostenendo che in più occasioni hanno denunciato dai Comuni che si parla di problematiche decisamente reali. Tutto ciò derivante dall’impossibilità di poter avere la residenza e la carta d’identità.
Oltre agli impedimenti per accedere alle graduatorie collegate agli asili nido. Tutto questo ovviamente corrispondeva a una chiara e insopportabile forma di discriminazione, nei confronti prima di tutto di questi bambini.
Questo è quello che ha provveduto a dichiarare dal canto suo l’assessora che si dedica ai Servizi civici e generali, Gaia Romani.
Dunque si farà in modo di riattivare il procedimento per le famiglie composte da due papà con figli. Quindi di coloro che hanno la necessità di trascrivere all’atto di nascita il loro bambino o la loro bimba.
In tal modo si provvederà pure a ricontattare personalmente quelle famiglie che, una volta ritornate a Milano nel periodo corrispondente ai mesi di febbraio e marzo, non avevano avuto la possibilità di rivedersi riconosciuti determinati diritti.
Le parole della Romani
In questo caso si fa riferimento a quello che può sembrare un piccolo passo, ma che invece racchiude un fenomeno molto positivo nei confronti di questi nuclei familiari.
Adesso potranno pertanto disporre di questa grande possibilità, così da risolvere una volta per tutte quelle tante difficoltà derivanti da questa mancanza.
Quest’ultima dovuta proprio dallo stop alle trascrizioni di figli nati da un genere di coppia omogenitoriale, che era stato praticamente imposto al Comune di Milano verso la metà di marzo.
Il tutto annunciato attraverso un’apposita circolare da parte del Viminale, che si riferiva primariamente alla legge 40 del 2004. Ossia a quella concernente la procreazione assistita medicalmente, permessa unicamente alle coppie formate da persone di sesso differente.
Una legge che tra l’altro vieta pure la maternità surrogata.
In quella specifica circostanza, il Comune si era visto costretto a doversi adeguare a tale decisione, seppur non condividendola.
Ecco le parole della Romani:
“Come abbiamo più volte denunciato dai Comuni si tratta di difficoltà estremamente concrete, dall’impossibilità di ottenere la residenza e la carta d’identità agli ostacoli nell’accesso alle graduatorie per gli asili nido, un evidente e insostenibile discriminazione in primis alle bambine e ai bambini riattiveremo la procedura per le famiglie di papà che necessitassero la trascrizione dell’atto di nascita del loro bambino o bambina e ricontatteremo personalmente quelle famiglie che, rientrate a Milano verso febbraio-marzo, non si erano potute vedere riconosciute neanche questo piccolo passo e che da allora sono nel limbo tra mille difficoltà e preoccupazioni”.
Ultime riflessioni
Adesso però Sala ha annunciato questa grande e importante novità. Per lui si tratta sicuramente di un’ottima notizia, anche se tutte le problematiche segnalate in questi mesi restano presenti.
Prima fra tutte quella di non avere alcun diritto e dovere, per l’ordinamento italiano, in riferimento al secondo genitore. Così come del resto succede pure per quelle coppie costituite da madri che partoriscono in territorio italiano.
Un aspetto da considerare è che, fino a ora, non era mai accaduto che il Ministero acconsentisse a lasciare campo libero la Comune di Milano. Nel senso che finalmente ora non è il Tribunale, bensì il Comune milanese a fare una valutazione su quelli ritenuti come atti ulteriori. Questi in aggiunta ai soli atti di nascita.
Conseguentemente si tratta comunque di un passo di un certo rilievo, quello annunciato da Sala. È a questo che bisogna pensare ora, sperando nell’immediato futuro dell’aggiunta di ulteriori notizie positive, rivolte sempre nei confronti delle famiglie arcobaleno presenti in città.