Alcuni lavoratori rischiano fino a 1.056 euro in meno sullo stipendio, ma di quale categoria si tratta? Scopriamo quali sono questi lavoratori che possono prendere meno sullo stipendio!
Alcuni lavoratori potranno ricevere meno sulla busta paga di gennaio. Lo stipendio potrebbe infatti essere inferiore rispetto a quello dello scorso dicembre, ma di quali lavoratori si tratta? Stiamo parlando di una determinata categoria di dipendenti pubblici, nello specifico di coloro che percepiscono uno stipendio fino a 2.692 euro al lordo.
A costoro potrebbe essere non essere applicato lo sgravio contributivo del 2% che è stato confermato per il 2023 con l’approvazione della legge di bilancio. Infatti, pare che l’Inps abbia intenzione di fare delle nuove comunicazioni e al momento è stata sospesa l’applicazione dello sgravio del 2%.
Anche per coloro che dal primo gennaio del nuovo anno dovevano avere lo sgravio del 3%, spettante ai dipendenti che prendono uno stipendio fino 1.923 euro, non cambierà nulla. Per vedere applicato il taglio del cuneo fiscale bisogna aspettare ancora, ma scopriamo nel dettaglio chi rischierebbe di percepire fino a 1.056 euro in meno sullo stipendio!
A gennaio lo stipendio più basso di dicembre
Da luglio 2022 è previsto un abbassamento dell’aliquota sui contributi che spetta ai dipendenti ed è pari al 2 per cento. Tale sgravio spetta sia ai lavorati che dipendono da enti pubblici che per quelli che dipendono da privati, che prendono uno stipendio sotto i 2.692 euro al lordo.
Per quanto riguarda i dipendenti statali delle amministrazioni, verrà ridotta l’aliquota ordinaria dall’8,80% al 6,80%, apportando incrementi sulla busta paga, in alcuni casi molto significativi.
La legge di bilancio 2023, come tutti sanno, ha confermato lo sgravio per l’anno in corso e per le buste paga sotti 1.923 euro lo ha aumentato al 3%, facendo scendere al 5,80% l’aliquota.
Purtroppo, verrà applicata l’aliquota ordinaria dell’8,80% sugli stipendi del mese di gennaio, a causa di una circolare che l’Inps non ha provveduto ad emanare. La circolare avrebbe dovuto contenere le modalità per applicare lo sgravio contributivo confermato per il 2023. Noipa dovrà tenere conto di queste istruzioni per fare il ricalcolo e a seconda di quest’ultimo potrebbero esserci delle differenze notevoli sulle buste paga.
Tanto per fare un esempio, coloro che percepiscono una busta paga di duemila euro, potrebbero avere in busta paga 40 euro in meno, ma la cifra potrebbe aumentare con l’incremento dello stipendio. Per alcuni potrebbero esserci anche fino a 1.056 euro in meno in busta paga, calcolo ovviamente fatto annuale, che mensilmente sarebbe pari a circa 88 euro in meno.
Ad ogni modo, lo sgravio non verrà applicato dal mese di gennaio 2023, per cui non ci sono riduzioni al momento per i dipendenti. Allo stesso modo, non verranno applicati neanche gli arretrati che dovrebbero spettare.
A gennaio non ci sarà alcun incremento per i dipendenti pubblici
A prescindere dallo stipendio percepito, anche i dipendenti pubblici non avranno l’aumento dell’1,5% sulla busta paga, previsto comunque dalla legge di Bilancio 2023. L’aumento, anche in questo caso, deve essere ritenuto al lordo e dovrebbe essere corrisposto a partire dal mese di gennaio 2023.
Tuttavia, Noipa ha detto chiaramente che non ci saranno variazioni perché non è stata emanata la circolare Inps. Per veder corrisposto l’aumento bisognerà aspettare i mesi prossimi. Infatti, verrà accreditato dopo che le istruzioni verranno comunicate a Noipa.
Quest’ultima effettuerà il ricalcolo delle buste paga e quando erogherà l’aumento erogherà anche il conguaglio relativi calcolato per i vari mesi di ritardo. Dunque, non sono da considerare a rischio gli incrementi sullo stipendio per i dipendenti pubblici.
A rimanere delusi saranno coloro che aspettavano di percepire gli aumenti a gennaio. Infatti, dovranno aspettare prima che verranno corrisposti gli aumenti, e se ne parlerà fra alcuni mesi. Gli stipendi di gennaio saranno quindi più bassi rispetto a quelli percepiti nel mese di dicembre.