I pensionati non devono mai dimenticare questa scadenza, pena la perdita di 780 euro di pensione: facciamo chiarezza?
In un contesto storico particolare, la pensione è uno degli argomenti più caldi del momento. Il Governo Meloni sta cercando di mettere tutto quanto a disposizione dei pensionati, appositamente per dare loro un aiuto concreto per arrivare a fine mese. Tra le varie problematiche, anche il fatto di poter perdere sino a 780 euro sulla pensione, nel momento in cui ci si dimentica di questa data di scadenza. Di che cosa si tratta e quali sono i pensionati che devono fare attenzione? Facciamo chiarezza.
780 euro in meno di pensione se dimentichi questa scadenza
Il Decreto Lavoro si sta concretizzando e con lui diversi aspetti. Il Via Libera da parte del Consiglio dei Ministri per il primo maggio torna a far discutere e si parla della pensione di cittadinanza. Nella misura del Governo a disposizione, si crede che questa possa varare una sostituzione del reddito di cittadinanza, da gennaio 2024. Gli over 67 sono tra coloro che potranno sfruttare questa agevolazione.
La Garanzia di Inclusione è stata studiata nella misura classica, tanto da poter prendere il posto del reddito di cittadinanza per l’anno prossimo. Il concetto è similare al reddito stesso, con una versione di sussidio dedicata e prevista per tutti i pensionati. Si tratta della pensione di cittadinanza, con un sussidio indirizzato a tutti i soggetti che hanno raggiunto l’età pensionabile.
Il funzionamento del reddito di cittadinanza è dunque similare, come per la Garanzia del reddito di Inclusione. All’interno del nucleo familiare ci devono essere dei soggetti in età pensionabile, sopra i 67 anni di età. Questa è una buonissima possibilità per tutti coloro che desiderano avere una integrazione di 780 euro al mese: ma solo entro la data prevista e con domanda diretta all’INPS.
Garanzia dell’Inclusione: come funziona?
Secondo quanto si apprende all’interno della bozza del Decreto, l’assegno previsto per tutti i pensionati che decidono di entrare all’interno di questo reddito di inclusione è di euro 630 al mese che si traducono con 7.560 all’anno. Non solo, se il nucleo familiare è all’interno di un contesto con casa in locazione allora di potranno avere altri 150 euro al mese come importo aggiuntivo. Un importo di affitto imputato, con rimborso del canone per tutti i beneficiari del sussidio. Uno strumento a disposizione con il vecchio reddito di cittadinanza e oggi anche con la nuova misura a disposizione.
A tutti gli effetti, si parla dunque di una nuova pensione di cittadinanza per i nuclei familiari composti da soggetti che hanno compiuto i 67 anni.
La misura non è ancora in vigore e non è ancora avvenuta la pubblicazione all’interno della Gazzetta Ufficiale. Non appena accadrà tutto sarà molto più chiaro da gestire. È comunque consigliato stare al passo con quello che viene richiesto, soprattutto presentare la domanda a tempo debito per non rischiare di perdere questi 780 euro.