Con la riapertura delle aule universitarie, ritorna anche il problema del caro affitti a Milano per gli studenti fuori sede.
In piazza Leonardo Da Vinci, nei giardinetti davanti all’università del Politecnico a Milano, tornano le tende degli studenti che, già dalla scorsa primavera, manifestano contro il caro affitti.
Le spese da sostenere da parte degli studenti universitari fuori sede sono tante. L’affitto di una semplice stanza nei pressi dell’università è, oramai, diventata una spesa insostenibile.
Ecco che ritornano a manifestare il loro disappunto. Una ventina di studenti si sono ritrovati con le loro tende nel tardo pomeriggio. Tra chi protesta anche Ilaria Lamera, la ragazza che, per prima, passò la notte in tenda.
La loro richiesta è sempre la stessa: ottenere una risposta concreta per risolvere la questione del caro affitti. E, poiché non si è arrivati ancora a nulla, ecco che gli studenti ritorneranno a soggiornare nelle loro tende.
Giovanni Colombo, esponente di Rete delle Conoscenza, racconta che la decisione di ritornare a montare le tende è stata una conseguenza logica e spontanea. I prezzi delle case a Milano, nonostante i due mesi di proteste, sono rimasti inalterati.
L’obiettivo dei ragazzi è quello di sensibilizzare la città e, soprattutto, la politica, perché, oramai, la situazione è diventata insostenibile. Il prossimo fine settimana si svolgerà a Milano un’assemblea nazionale.
Arriveranno persone provenienti da altre regioni italiane. Insieme si organizzeranno per mandare un segnale forte alla comunità e, soprattutto, al governo che
“ha una grandissima responsabilità che è quella di tornare a garantire il nostro diritto a futuro”.
Sabato mattina, 16 settembre, ci sarà un incontro aperto a tutti, anche alla stampa. Bea, esponente del movimento “Tende in Piazza” ha sottolineato che verrà chiesto ai funzionari politici di investire per realizzare residenze ad hoc per gli studenti con prezzi calmierati.
Ilaria aveva incontrato ancora a maggio la rettrice dell’università Donatella Sciuto la quale aveva sostenuto la studentessa. La situazione, infatti, dopo la pandemia è peggiorata.
Se prima i proprietari di casa pensavano agli affitti brevi solo per alcune particolari occasioni come la settimana del mobile, nel dopo covid è diventata la prassi. E questo rende la situazione insostenibile per gli studenti fuori sede.
Il Politecnico cercherà di migliorare la situazione aggiungendo a quelli attuali, 250 posti letto che verranno, però, pronti nel 2024, ed altri 500 nel 2026. L’emergenza rimane per molti dei 48mila iscritti al Politecnico.
Molti dei quali sono studenti arrivano dall’estero. Nel frattempo non rimane che affidarsi alle istituzioni sperando che intervengano per migliorare una situazione che sta diventando sempre più insostenibile.