L’INPS ha reso note le tabelle relative alle rivalutazioni delle pensioni del 2023.
Alcuni pensionati, potranno ottenere la rivalutazioni delle pensioni dell’anno 2023. La legge vigente ha stabilito la revisione del meccanismo di valutazione dei trattamenti pensionistici. Alcuni pensionati riceveranno ogni mese delle cifre più elevate grazie alle nuove rivalutazioni.
Tale adeguamento degli importi delle pensioni, è stato da poco messo a punto dall’Istituto di Nazionale Previdenza sociale. Per sapere nel dettaglio tutte le novità relative alle nuove rivalutazioni pensionistiche, vi suggerisco di leggere con attenzione qui di seguito.
La rivalutazione della pensione, è una revisione del classico meccanismo, messo in atto per stabilire i vari importi pensionistici. A partire da marzo, una legge ha introdotto tale rivalutazione per i trattamenti pensionistici del 2023 e 2024.
Nell’anno in corso, resta in vigore la legge per cui si può ottenere la pensione di vecchiaia o l’assegno sociale raggiunta l’età di 67 anni. La legge di bilancio del 2023, ha stabilito una modifica della rivalutazione automatica per fasce d’ importo delle pensioni che superano di 4 volte il trattamento minimo.
Gli aumenti previsti con le nuove rivalutazioni INPS, consentiranno di avere alcune decine o centinaio di euro in più ogni mese. Il Governo, ha voluto introdurre aumenti più vantaggiosi per chi ha un reddito più basso.
Per comprendere in cosa consiste e come funziona la rivalutazione delle pensioni, va detto che annualmente le pensioni vengono rivalutate sulla base di alcuni parametri. In base a quanto previsto dalla legge di Bilancio del 2023, è stato modificato il meccanismo sulla perequazione automatica delle pensioni.
Il nuovo meccanismo della rivalutazione degli assegni pensionistici italiani, è impostato su un sistema a fasce, che è passato da tre a sei fasce. Il meccanismo è stato ideato per aiutare chi percepisce le pensioni più basse, ossia quelle inferiori i pari a quattro volte il trattamento pensionistico minimo.
Gli assegni pensionistici, che saranno meno avvantaggiati dalla rivalutazione, saranno quelli d’importo superiore. Col nuovo sistema a sei fasce, le pensioni più alte, con importi superiori ai cinque mila euro, saranno rivalutate e incrementate di circa il 2,3 per cento.
Per quanto concerne i diversi importi relativi alle recenti rivalutazioni delle pensioni, secondo la legge di Bilancio, alle persone con più di 75 anni, spetta una pensione sopra i seicento euro. Mentre a tutti coloro con meno di 75 anni d’età, spetta una rivalutazione con un assegno sui 570 euro.
In pratica, la rivalutazione degli importi della pensione, con relativi aumenti, riguarda tutte le pensioni, pure quelle d’importo superiore ai duemila euro. Nello specifico, è stabilito una rivalutazione pari all’85 per cento per le pensioni pari a cinque volte il trattamento pensionistico minimo.
La rivalutazione del 53 per cento, spetta alle pensioni superiori a sei volte il trattamento minimo, il 37 per cento per le pensioni otto volte superiori il trattamento minimo, e il 32 per cento della rivalutazione per le pensioni dieci volte superiori al trattamento minimo. In base ai dati delle tabelle delle rivalutazioni per le pensioni, l’aumento sarà pari al 7,3 per cento per le pensioni fino a 2,101,52 euro.