Roberto Cazzaniga, pallavolista truffato: richiesti due rinvii a giudizio. Si tratta di un inganno ai suoi danni durato per ben 13 anni. Inganno agito da parte di chi?
Si tratta di una truffa messa in atto ai danni del pallavolista, da parte di quella che si è rivelata essere una falsa fidanzata per un lasso di tempo notevole. A riguardo, come detto, si è fatta la richiesta di due rinvii a giudizio. I rinvii citati poc’anzi sono stati richiesti esattamente dalla Procura di Cagliari.
Roberto Cazzaniga: la ricostruzione dei fatti
Come accennato nelle prime righe, si sta parlando di un presunto imbroglio amoroso effettuato ai danni di Roberto Cazzaniga.
Da quanto si è potuto appurare, il pallavolista nell’arco di 13 anni avrebbe versato più di 700mila euro a una donna. Con quest’ultima Cazzaniga aveva intrapreso un rapporto esclusivamente telefonico. Malgrado ciò l’uomo riteneva quella donna come la sua fidanzata, anche se in realtà i due non si erano mai conosciuti di persona. Ciò infatti non è mai accaduto perché la truffatrice gli aveva fatto credere di avere dei problemi di salute.
Si tratta dunque di una presunta truffa di genere amoroso svolta ai danni del pallavolista, scaturita poi in quei due rinvii a giudizio.
La donna che per ben 13 anni è riuscita a raggirare il giocatore, è esattamente Valeria Satta. Si tratta di una 39enne della provincia di Cagliari, precisamente di Capoterra.
In questo lunghissimo periodo, infatti, avrebbe carpito a Cazzaniga una cifra esorbitante corrispondente a 700mila euro.
Ma lei non risulta l’unica accusata di questa vicenda che ha dell’incredibile.
Difatti l’altra donna posizionata attualmente sotto le luci dei riflettori è una giovane 33enne di Bernareggio. Quest’ultima è per la precisione un’amica del Cazzaniga, accusata di aver dato il via ai contatti tra il professionista sportivo e la truffatrice.
Quindi Manuela Passero, questo è il suo nome, avrebbe messo in contatto il suo amico con Valeria Satta.
Roberto Cazzaniga, di cosa sono accusate le due donne
Entrambe le accusate sono attese per l’udienza di tipo preliminare, che si attuerà nel mese di settembre.
Nei loro confronti, intanto, si è già provveduto a eseguire un sequestro preventivo equivalente a circa 75mila euro. Ciò collegandolo soltanto al periodo incluso tra il 2016 e il 2021.
Mentre in riferimento alle accuse aggiuntive, purtroppo sono già cadute in prescrizione.
La truffa sentimentale ai danni di Roberto Cazzaniga, pertanto, è durata per molti anni.
Come si è sottolineato inizialmente, in 13 anni i due non si sono mai incontrati personalmente. Intrattenendo il rapporto amoroso solo attraverso il telefono.
La donna si faceva chiamare col nome Maya, facendo credere al Cazzaniga di essere molto somigliante fisicamente alla nota modella di origini brasiliane Alessandra Ambrosio.
La donna per riuscire a tendere nella sua trappola il giocatore, ha iniziato a tessere la trama del suo inganno con estrema astuzia.
Infatti giustificava il fatto di non poterlo vedere di persona perché gli raccontava di essere una donna molto malata. Dunque non le risultava possibile spostarsi all’estero.
Con queste medesime bugie è anche riuscita a convincere Cazzaniga di avere ripetutamente necessità di soldi, per poter così pagare le sue spese mediche.
Tra l’altro la sfacciataggine di questa truffatrice includeva pure problematiche burocratiche o semplici dimostrazioni d’amore, tra le motivazioni elencate di volta in volta a Roberto Cazzaniga per ricevere altri soldi da lui.
Una truffa che si è scoperta solo grazie all’intervento da parte dei compagni di squadra del Cazzaniga. Difatti si sono messi in contatto con il programma televisivo Le Iene, così da riuscire a svelare quello che si è dimostrato essere un inganno durato più di un decennio.
L’amaro risveglio del pallavolista
Ora sono sotto accusa in modo approssimativo 1.400 transazioni che includono versamenti, ricariche di carte di tipo prepagato e bonifici iniziati nel 2008.
Il pallavolista Cazzaniga ha commentato inizialmente la vicenda, sostenendo di essersi letteralmente risvegliato da un incubo o da un coma.
Poi si è aperto ancora di più alle confidenze, dichiarando di aver fatto sesso telefonico con la donna per tutti quegli anni. Aggiungendo con amarezza che lui la chiamava sempre amore. Al contrario lei non lo definiva mai in quel modo, facendolo soltanto quando veniva esortata da lui.
Il racconto del giocatore continua quando lui dice una delle tante menzogne che gli faceva credere la truffatrice. Ad esempio gli diceva che era malata di cuore e che per questo motivo doveva rimanere attaccata a dei macchinari.
In più Cazzaniga le mandava del denaro per poter fare la spesa e lei gli mandava la lista di ciò che le serviva.
In quest’elenco la donna includeva medicinali e pure i costi di determinate tasse, che doveva pagare per ricevere dei lavori.
Dunque si trattava di una continua richiesta di soldi, anche se lei gli aveva rivelato di essere una modella. Per rendere il tutto più credibile agli occhi del finto fidanzato, la donna gli aveva pure inviato le immagini di finti backstage.
Solo adesso l’uomo ha capito di aver perso ben tre lustri della sua vita, a causa dell’inganno di quella donna.
Le parole dell’uomo imbrogliato
Qui di seguito riportiamo qualche frase che lo stesso uomo ha pronunciato in seguito alla scoperta di tale inganno:
“È come se mi fossi risvegliato da un coma. Abbiamo fatto sesso telefonico per anni, la chiamavo sempre amore. Lei mai, dovevo esortarla io. Lei diceva che doveva attaccarsi a delle macchine perché soffriva al cuore. Le davo soldi perché doveva fare la spesa, mi mandava la lista. Anche medicinali, o tasse da pagare per ottenere dei lavori. Mi raccontava mille scuse per non vedersi. Eppure di quella voce, telefonata dopo telefonata, mi sono innamorato lo stesso come una pera cotta. Contatti solo al cellulare, quasi quotidiani. Chiamate prima che io andassi agli allenamenti o la sera prima di dormire. Come ho fatto a elargirle tutti quei soldi? Neanche lo so con certezza, mille euro qui, altri duemila là… Alla fine siamo arrivati a un totale di 700mila. Ora che quest’incubo è finito ho realizzato di aver perso tre lustri di vita”.
Parole piene d’incredulità e tanta amarezza che mettono in rilievo come spesso si cada in queste truffe amorose senza neanche accorgersene. Ma soprattutto come sia importate ricevere aiuto per uscirne.
Truffe queste che oggi rappresentano un fenomeno molto diffuso e che riguarda sia uomini che donne che spesso sono vittima di persone arriviste e manipolatrici.