Una volta scoperti questi utilizzi non getterete mai più il rotolo interno della carta igienica, ecco tutte le cose che è possibile farci.
Tra i beni di consumo più utilizzati c’è senz’altro la carta igienica. La maggior parte di quelle in commercio sono tenute da un rotolino di cartone, che il 99% delle volte finisce buttato. Sapevate che può avere innumerevoli utilizzi sia in casa che in giardino? Ecco alcune soluzioni per riutilizzare il rotolo interno della carta igienica, così da fare anche un piccolo favore all’ambiente in termini di riciclo.
Come utilizzare il rotolo interno della carta igienica
Mantenere i cavi in ordine, ordinare le pieghe della tenda, avvolgere fili e in giardino. Sono veramente molti gli utilizzi che può avere un semplice rotolino di cartone, che spesso finisce nella spazzatura. Se pensavate che fosse adatto solo per far divertire i bambini, ecco gli utilizzi adatti a tutti.
Uno dei primi trucchi vede il rotolo di cartone impiegato per i tendaggi.
Se avete delle tende con aggancio ad anello da inserire nel bastone, il rotolo della carta igienica vi sarà utile a mo’ di separatore per mantenere la cima dei tendaggi equidistante e ben distesa, evitando pieghe strette. Vi basterà infatti intervallare un anello e un rotolo di carta per avere un effetto uniforme e delle belle pieghe formate. Se l’effetto di un rotolo intero dovesse essere troppo per le vostre tende, potete sempre dividerlo a metà per ottenere pieghe più piccole ma sempre ben ordinate.
La soluzione ai cavi sparpagliati? Il rotolo di cartone.
Il rotolo della carta igienica può venirci in aiuto anche per la moltitudine di cavi che spesso, sparsi nei cassetti o nelle scatole, finiscono per annodarsi tra loro, rendendo impossibile trovarli in tempi rapidi e, soprattutto, spicciarli. Vi basterà arrotolare su se stesso il cavo, conferendogli una forma un poco allungata, per poi inserirlo all’interno del rotolo di carta. Anche qui, a seconda della dimensione e della lunghezza dei cavi, potrete scegliere se utilizzare il rotolo per intero o se tagliarlo in parti più piccole.
Può essere utile anche scrivere sul rotolo stesso di che tipo di cavo si tratta, così da renderne più facile l’identificazione.
Altro utilizzo ottimale per il rotolo di cartone è quello di fungere da “spola” per i fili sparpagliati. È sufficiente avvolgere il filo sciolto attorno al rotolo per averlo ordinato e ben districato. Ma per un fissaggio migliore, potete praticare un piccolo taglio in verticale su un’estremità del rotolo, all’interno del quale far passare il capo del filo per poi iniziare ad arrotolare. Potrete poi utilizzare lo stesso taglio (o un altro) per fissare anche l’alto capo del filo. In questo modo sarete più che sicuri che il filo non si srotolerà.
Gli utilizzi del rotolo di cartone nel giardinaggio
Se siete amanti del giardinaggio, il rotolo di cartone della carta igienica vi sarà utile anche in questo ambito. Se sparso nel terreno, quando innaffierete permetterà di trattenere più a lungo l’acqua e di mantenere il terreno idratato più a lungo. Le piante che richiedono il terreno sempre ben idratato cresceranno meglio e più rapidamente . Inoltre, essendo il rotolo di cartone biodegradabile, non dovrete preoccuparvi di rimuoverlo poiché entro un periodo di circa un anno si sarà dissolto.
Infine sempre per le piante si può utilizzare il rotolo di carta per la semina. Sarà sufficiente effettuare quattro tagli verticali della stessa lunghezza. Per essere il più precisi possibili potete prendere un rotolo di scotch che utilizzerete su un piano come base, posizionarvi sopra un pennarello e avvicinarvi il rotolo di carta. In questo modo, col pennarello fisso girando il cartone avrete un segno preciso su tutta la circonferenza, utile a delimitare la profondità dei tagli.
Effettuati i 4 tagli, ripiegate le quattro linguette che si sono create su loro stesse, come per chiudere il rotolo. Riempite poi con terra e semi e irrigate, i semi germoglieranno molto rapidamente e, grazie alla composizione del rotolo di cartone, potrete piantare direttamente il rotolo stesso, evitando così il travaso delle piantine neonate.