Rottamazione-quater: la platea dei soggetti che possono aderire all’aiuto si allarga sempre di più.
La definizione agevolata potrà essere usata direttamente dagli enti locali per i contribuenti segnalati, tra cui quelli dei comuni alluvionati che hanno bisogno di supporto particolare visto quanto è accaduto nei precedenti mesi.
In questo caso, la data di scadenza per la presentazione delle domande slitta direttamente al 30 settembre.
Il calendario della tregua fiscale con i vari adeguamenti è stato modificato. Ecco di seguito tutte le novità in merito all’argomento che interessa i più. Gli enti locali faranno domanda per la rottamazione quater fino a €1000 in un’unica soluzione oppure in forma rateale e avranno molto più tempo a propria disposizione. Tutto questo tra l’altro senza interessi o applicazione di sanzioni varie.
Regioni, città metropolitane, Comune e Provincia entro il 29 luglio potranno stabilire le modalità di comunicazione degli importi. Lo potranno fare mediante l’affidamento ai soggetti iscritti all’albo oppure mediante la riscossione diretta. La rottamazione quater quindi è rinviata al 30 settembre, poi ci sarà tempo per presentare la domanda. Cambiano anche i tempi per il pagamento per tutti coloro che vivono nelle Marche, in Toscana e in Emilia Romagna, zone che in questi mesi hanno subito le condizioni di maltempo, che hanno causato non pochi problemi e disagi.
Da gennaio 2024 coloro che hanno ottenuto la definizione agevolata potranno pagare le rate mensili per un massimo di 51, tutte dello stesso importo. Adesso viene inserita anche la possibilità di versare l’importo l’ultimo giorno del mese ad esclusione di dicembre dove la scadenza rimane fissa al 20.
Come era già stato confermato con il decreto bollette, slittano le scadenze fiscali che hanno il termine per il 31 ottobre. Poi slitta al 30 settembre anche la scadenza della procedura per le correzioni di violazioni, fatta esclusione dei casi di violazioni con avviso bonario. Per concludere da quest’anno la legge dà la possibilità di presentare le pratiche di conciliazione e rinunciare in Cassazione fino al 30 settembre. All’aiuto possono aderire tutti i soggetti che risultano essere coinvolti nelle controversie impositive in primo o in secondo grado che vedono il coinvolgimento diretto dell’Agenzia delle Entrate.