Il secondo buco del lavello non ha una funzione estetica, bensì funzionale ed è veramente fondamentale per questi motivi.
Il secondo buco del lavello non è stato creato per rendere questo elemento più bello, ma funzionale. È un dettaglio che si fonde al design del lavabo e si identifica, anche se moltissime persone non sanno a cosa serva veramente. Nella maggior parte dei casi si presenta come un buco rotondo, oppure una griglia o ancora un foro allungato posizionato sempre al centro verso l’alto. Le nuove proposte degli interior designer tendono ad escludere questo buco dai modelli moderni, eppure potrebbe essere un grave errore essendo di fondamentale importanza.
Secondo buco del lavello: è sempre presente?
I sanitari non vengono mai acquistati per le loro caratteristiche funzionali, bensì solo per l’impatto estetico o le forme che si sposano perfettamente con lo stile scelto in casa. Il lavandino del bagno e quello della cucina deve essere largo, ampio e possibilmente comodo per lavarsi viso e denti durante la giornata.
Spesso e volentieri, come accennato, la funzionalità viene considerata come fattore secondario puntando all’impatto visivo e ovviamente alla sua bellezza. È corretto scegliere il design e il colore preferito, ma è bene anche comprendere quale sia la funzionalità di un elemento magari cercando di non escludere il doppio foro.
Il buco che spesso viene visto in alcuni elementi, dovrebbe sempre essere presente perché studiato appositamente per la sua azione funzionale.
Oggi non tutti lo possiedono, decidendo di toglierlo per dar rilievo ad altre forme estetiche moderne. È un grave errore, gli stessi esperti chiedono ai designer di fare un passo indietro: meglio tornare a quando erano solo funzionali e non solo oggetti estetici?
A cosa serve il buchino secondario del lavandino
Il secondo buco del lavello è presente in ogni casa, sia in bagno nel lavello e nel bidet e sia in cucina, spesso e volentieri sottovalutato per la sua funzione e posizione. Nasce in Inghilterra nel momento in cui si è voluto dare valore all’acqua.
Il bene naturale non è infinito e non andrebbe mai sprecato. Per questo motivo il secondo buchino è stato realizzato in collegamento al tubo di scarico, così che nessuno usasse più acqua del dovuto.
Uso dopo uso, si è poi valorizzata un’altra funzione. Se sbadatamente si dovesse lasciare il tappo inserito e l’acqua aperta, questo buco evita di far fuoriuscire l’acqua. Da qui il suo nome “troppopieno”, dato in Italia a seguito di vari esperimenti.
Il buco è presente anche nel bidet e nella vasca, ovvero tutti i sanitari dove l’acqua potrebbe essere sprecata. Non è tutto, infatti questo buco non viene mai pulito e andrebbe trattato a dovere.
Il rischio è l’accumulo di calcare, capelli e detriti che potrebbero intasarlo e bloccarlo, sino al tubo di scarico. Il consiglio è di acquistare sanitari con il secondo buchino e pulirlo, con aceto di vino bianco e bicarbonato di sodio.