A 2000 metri di altitudine due escursionisti 60enni si sono bloccati alla Bocchetta dei Mughi e chiedono l’intervento dei soccorsi
A Piani di Bobbio due persone sono rimaste bloccate in montagna senza poter proseguire o tornare indietro. Dopo aver chiamato i soccorsi sono stati prelevati e portati in salvo in elicottero. Pasquetta è una giornata in cui noi italiani amiamo fare picnic o passeggiate nei parchi o nei boschi.
L’avventura di questi due sessant’enni è stata di certo molto particolare ma alla fine è andato tutto bene. Entrambi di Milano sono partiti alla volta della montagna per la loro escursione. Nel pomeriggio sono arrivati a quota 2000 metri sopra i Piani di Bobbio. Dopo essersi addentrati nel monte ad un certo punto si sono trovati bloccati senza riuscire più a muoversi.
E’ accaduto subito dopo aver raggiunto l’Anello dei Campanelli tra i Piani di Piani di Artvaggio e i Piani di Bobbio, in Valsassina. Dopo aver chiamato i soccorsi sono stati prelevati in elicottero…Si trovavano all’altezza della Bocchetta dei Mughi, quando si sono accorti che era impossibile proseguire oltre e troppo rischioso ritornare indietro.
Hanno dunque deciso di chiamare i soccorsi, chiamando il 112, il numero unico di emergenza. Fortunatamente non avevano riportato alcuna ferita per cui la loro richiesta di aiuto era proprio quella di prelevamento. I Vigili del fuoco si sono mossi subito. E’ partita la squadra Saf, specializzati nel soccorso speleo-alpino-fluviale.
Dal reparto volo si sono innalzati i Draghi lombardi con il loro mezzo di salvataggio. Da Malpensa è partito l’elicottero il cui nome in codice è Drago 150. Mentre sorvolavano la montagana i soccorritori hanno intercettato i malcapitati escursionisti. LI hanno recuperati e trasportati in una zona sicura del monte.
Da quel punto hanno potuto riprendere il cammino per scendere a valle. Dopo un’avventura di Pasquetta che, di certo, è stata movimentata, tutto è finito bene e i due 60enni sono tornati a casa sani e salvi. Il soccorso alpino è sempre attivo ed ha salvato moltissimi escursionisti. Negli ultimi anni sono arrivati al numero record di 10.234 interventi.
Questo dimostra che, da un lato le persone frequentano di più le montagne, e dall’altro, che vi è una fitta rete di stazioni di soccorso attive e ben organizzate. Il 75% degli interventi avvengono su territorio montuoso, impervio ed ostile, di cui il 33,5%, riguarda persone che sono rimaste illese. Il 61,4% riguarda, invece, feriti lievi, gravi e compromessi nelle funzioni vitali,
L’ambito per cui si richiedono di più i soccorsi sono: l’escursionismo, seguito dallo sci alpino e nordico. Poi seguono l’alpinismo, mountain bike, ricerca funghi e sci-alpinismo. Non mancano anche le richieste da grotte e cavità montane. Se ci troviamo in difficoltà dobbiamo chiamare il 112 da qualunque telefono. Sarà la Centrale Operativa interessata che stabilirà poi il tipo di intervento e quale mezzo utilizzare.