Finalmente è stata sbloccata la trattativa tra il governo e l’Ue sulla terza rata del Pnrr. Lo sblocco è arrivato a seguito della modifica del target sugli alloggi universitari per salvare i fondi europei per quest’anno e i 60mila posti letto per gli studenti che dovrebbero arrivare entro il 2026.
Per queste ragioni a breve dovrebbe avvenire il travaso di 519 milioni di euro e il pagamento della terza, poi si passerà alla quarta rata che si profila essere una soluzione che assicura all’Italia 35 miliardi già previsti nel 2023.
A seguito di passaggi formali, Bruxelles andrà ad erogare nel corso delle prossime settimane la terza rata, per cui da 19 miliardi di euro si passerà a 18,5 miliardi. L’Unione Europea è alquanto soddisfatta del risultato raggiunto. Con Roma ci sono stati degli scambi costruttivi.
Europa non d’accordo con la trattativa, ecco qual è il motivo
Per poter chiudere la trattativa con l’Europa il ministro responsabile del Pnrr, Raffaele Fitto ha convocato una riunione durante la quale si toccheranno diverse tematiche. Il confronto sulla terza rata per esempio va avanti dalla primavera. Questi mesi sono stati necessari per valutare e verificare questi 55 obiettivi importantissimi. Poi subito dopo la valutazione, Bruxelles ha messo in stand by la rata aspettando delle decisioni anche per gli alloggi universitari. Quindi si è arrivati alla conclusione dei 7.500 nuovi posti letto per i vari studentati che purtroppo non sono stati assicurati l’anno scorso.
Governo e Commissione hanno pensato di far scomparire anche la cifra dei nuovi alloggi senza incidere sull’obiettivo di creare 60mila alloggi entro il 2026. In qualunque modo, quel che è certo, è che l’Italia raggiungerà gli obiettivi previsti per la terza e la quarta rata. Questo è quanto ha affermato il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni. Che ci ha tenuto poi a precisare che nonostante le varie problematiche, la terza rata arriverà nelle prossime settimane al massimo e non ci saranno perdite di tempo di alcun genere.
Le modifiche non avranno alcun impatto sull’economia dell’Italia
A seguito di un accordo con la Commissione, le modifiche non andranno ad impattare sull’importo complessivo dei pagamenti che l’Italia andrà a ricevere nel 2023 con la terza e la quarta rata. Il totale sarà di 35 miliardi di euro. Con la terza rata si raggiungeranno almeno 54 obiettivi per un totale di 18,5 miliardi di euro. Poi con la quarta si raggiungeranno almeno 28 obiettivi per un totale di 16,5 miliardi. Il totale di 35 miliardi di euro che è stato previsto dal Pnrr nel 2023 sarà incassato tutto intero, questo viene definito da Palazzo Chigi al termine della riunione indetta per discutere del Pnrr.
Purtroppo a seguito di tutti questi cambiamenti, ad oggi l’Unione degli Universitari, dice di non essere soddisfatta principalmente perché il Ministero non ha mai dato ascolto. In passato gli studenti avevano affermato che non sarebbe stati corretto dare 210 milioni ai privati, proponendo delle alternative che in realtà non sono mai state ascoltate. Gli studenti vogliono che la Ministra Bernini li convochi tutti quanti con urgenza per parlare del piano di realizzazione degli studentati e prendere insieme delle decisioni chiare e mirate.-